SERVIZIO PARTE CINQUANTUNESIMA
SERVISIO AL PIANO DIPARTIMENTO GERARCHICO DELLA RELIGIONE Nuova Religione mondiale e universalità della vita Il processo di iniziazione entro la vita di Dio Scienza di Invocazione – Evocazione (Parte seconda)
Gli uomini sono iniziati a delle fasi di coscienza divina tramite una stimolazione applicata, quando i loro veicoli dimostrano di essere pronti.
Dal punto di vista del discepolo un’iniziazione è in realtà una crisi, un evento culminante, ed è veramente realizzata soltanto quando il discepolo ha appreso la pazienza, la costanza e la sagacia nell’emergere dalle molte crisi minori e meno importanti che la precedono. Un’iniziazione è resa possibile dalla disciplina auto/ispirata che il discepolo si è imposto di osservare.
Dal punto di vista dell’umanità, dobbiamo riferirci alle grandi crisi che sono avvenute in tutte le razze degli uomini. Come il discepolo/iniziato passa da un’iniziazione all’altra tramite un continuo processo che consiste nel lasciarsi indietro gli aspetti della vita della forma, che egli ha distrutto perché inutili, così l’umanità si lascia indietro una civiltà dietro l’altra sotto lo stimolo dell’evolvente proposito di Sanat Kumara. Egli inizia continuamente ciò che è nuovo e che servirà meglio la Sua volontà – è semplicemente un modo con cui gli uomini possono raggiungere la perfezione e sviluppare forme migliori con cui manifestare quella perfezione; ma, in ultima analisi, il progresso umano è puramente relativo e incidentale. Il fattore d’importanza suprema è la capacità del Logos planetario di attuare la Sua intenzione primaria e portare a pieno compimento il “progetto”, assolvendo così il compito assegnatogli dal suo grande superiore, il Logos Solare.
Nessun discepolo può iniziare un processo iniziatico se non è un individuo dalla personalità infusa d'anima, perché l’iniziazione ammette l’uomo in qualche area o livello della coscienza divina, in uno stato d’essere considerato nuovo. Inoltre dobbiamo considerare che non è l’iniziato singolo che ha importanza, ma i gruppi che hanno afferrato la visione, che accettano il fatto della Gerarchia e dell’occasione offerta; i gruppi in preparazione per un’iniziazione specifica; i gruppi che hanno fatto il necessario tirocinio e attendono l’ora dell’iniziazione.
Un’iniziazione è come un entrare nella luce, il che implica la rivelazione di un mondo completamente diverso da quello conosciuto prima e il passaggio attraverso esperienze completamente nuove. Nell’umanità di oggi, la luce ha rivelato il mondo del pensiero ed entrare in un’altra zona in cui la luce della mente può essere fusa con l’ancor più grande luce dell’anima e in quella della Triade spirituale. Ora è disponibile la “luce della vita”, in un senso molto più vero, e a ogni iniziazione successiva questo fatto sarà dimostrato sempre più chiaramente.
Un discepolo è iniziato quando comincia a orientarsi coscientemente e volutamente verso la luce; che vede in modo più ampio di quello dei suoi interessi egoistici; che è sensibile alla vita cristica e alla coscienza spirituale dei loro simili; che vede un orizzonte e delle prospettive di contatto non percepite dall’uomo ordinario; che si rende conto di un possibile conseguimento spirituale, non conosciuto ne desiderato da quelli le cui vite sono condizionate interamente dalle emozioni o dalla mente concreta inferiore.
Il processo dell’iniziazione segna un inizio e non una fine. Per esempio, un discepolo che ha preso la seconda iniziazione significa che inizierà un processo per prendere la terza iniziazione che a sua volta inizia un processo per prendere la quarta iniziazione e così di seguito.
La mente del discepolo deve essere responsiva alle idee, alle intuizioni e agli impulsi provenienti dall’anima, e comincia il suo vero compito d’interprete della verità divina e di trasmettitore dell’intenzione ashramica. Perciò, tramite il centro ajna, deve indirizzare verso l’insieme dell’umanità l’energia della propria anima, dell’Ashram, della Gerarchia e l’energia particolare che gli è trasmessa da Sanat kumara, sapendo che la mente è l’agente che dirige e che il centro ajna è governato e dominato dallo spirito che dimora all’interno dell’uomo.
Quando esiste una linea diretta d’energia dalla Triade spirituale, lungo l’antahkarana, alla mente e al cervello, si presenta in primo piano nella coscienza l’improvviso riconoscimento che l’anima stessa, il corpo causale (che per lunghe età è stato la supposta sorgente della sua esistenza, la sua guida e il suo mentore) non è più necessaria. Il suo rapporto come personalità infusa d’anima è ora direttamente collegata con la Monade.
Tre energie principali devono esercitare un impatto sull’iniziato: l’energia impulsiva delle idee, l’energia dell’intuizione e l’energia della volontà. Quest’ultima viene in contatto con la personalità infusa d’anima e di qui percorre la strada fino al cervello. È negli Ashram dei Maestri che il discepolo entra in rapporto diretto con queste energie dinamiche, rivelatrici e impulsive. “La conoscenza della natura della volontà in senso vero viene soltanto dopo la terza iniziazione”. “Da quel momento in poi l’iniziato dimostra sempre di più e in modo regolare il primo aspetto divino, quello della volontà e del giusto uso del potere”. “Questo primo aspetto della divinità è strettamente associato necessariamente col primo raggio di Potere o della Volontà”. Raggi e Iniziazioni di A.A. Bailey.
L’energia della volontà è la più potente dell’intero schema d’esistenza planetaria; è l’agente per la rivelazione del proposito divino; focalizzata, mette in grado i membri più anziani della gerarchia di realizzare il proposito; È la forza motrice e potenza occorrente che mette in grado l’iniziato di calcare la Via dell’Evoluzione Superiore. Ricordiamoci che tutti gli eventi sul nostro pianeta sono in verità semplicemente preparatori di altri eventi e opportunità maggiori. In ultima analisi a questo punto l’iniziato esprime la totalità dei conseguimenti passati. Tutto il suo passato è implicato in ciò che egli manifesta.
Lo scopo di tutta l’esperienza è la Rivelazione che porta l’iniziato più vicino al , dove tutte le cose sono conosciute e sentite, e Cuore del Sole tramite il quale tutte le forme, tutti gli esseri e tutte le cose possono essere inondate d’amore: “Ogni lezione imparata ogni giorno, ogni rivelazione afferrata e capita, rende il nostro cuore pieno d’amore e mette in grado d’amare il prossimo con calore ardente”. Raggi e Iniziazioni. A.A.Bailey
Un messaggio occulto ci dice: “La chiave è trovata, e con la pressione delle mani al servizio della Luce e con un cuore pulsante d’amore, la chiave è girata”. “La porta si spalanca”.
L’invocazione è un appello interiore per la ricezione dell’energia della Monade mediante la Triade spirituale, può essere attuata sia dai discepoli sia dall’anima dell’umanità nel suo insieme. Questa formula o tecnica d’invocazione si riferisce a Shamballa perché evoca il suo aspetto Volontà o Potere.
Tutto parte dall’inferiore che invoca il superiore che si risolve necessariamente in un processo reciproco, ma dipende in minore o maggiore misura dalla comprensione e dalla tensione dinamica di chi invoca. Da notare che l’inferiore non opera col processo evocativo, perché questo è l’effetto dell’elemento più elevato che si è potuto raggiungere. Quanto sopra è l’elemento fondante della Nuova Religione mondiale. La Nuova Religione mondiale sarà fondata sul contatto fra il mondo delle realtà soggettive e quello della vita quotidiana. Essa sarà universale e basata sull’invocazione ed evocazione, soprattutto al plenilunio di ogni mese, e sarà la nuova era dell’unificazione del gruppo e l’instaurazione di un rapporto di gruppo fra il mondo dell’Essere Spirituale e il mondo della vita esteriore.
Chi trasmette le energie percepite è l’anima fusa con le due menti quella concreta e quella astratta; chi invoca, con la sua piccola volontà, deve fondersi nella Volontà del Tutto, il proposito individuale deve identificarsi con il proposito di gruppo e della Vita Unica. E' possibile evocare la Volontà solo quando la nostra vita è diventata invocativa e la nostra anima si è fusa con la personalità.
Questa volontà deve essere focalizzata nella luce dell’anima, affinché sia poi resa concreta ai fini del bene dell’umanità, considerando anche che questa energia è distruttiva nei riguardi di tutto ciò che ostacola la libera espressione della vita umana.
La potente energia della volontà è amore in azione, poiché Shamballa “mantiene ogni cosa nel cerchio dell’amore divino”, e contiene in sé la qualità di amore e unità. Tutte le miriadi di vite sono tenute insieme dal potere unificante dell’amore.
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