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MEDITAZIONE - (PARTE QUARTA)



MEDITAZIONE
(Parte quarta)  

Meditazione analitica

            Questo tipo di meditazione stimola il pensiero intellettuale e creativo ed è determinante per il nostro sviluppo: il primo passo per ottenere una reale conoscenza intuitiva è capire concettualmente la realtà delle cose. Questa chiarezza concettuale sulla realtà delle cose si trasforma in certezza e quando è unita alla meditazione stabilizzante è la porta della conoscenza diretta e intuitiva.

            Comunque, ancor prima di poter “sapere come stanno le cose”, dobbiamo in primo luogo identificare i nostri concetti errati, utilizzando il pensiero chiaro, penetrante e analitico, chiarendo le complessità dei nostri atteggiamenti e schemi di comportamento. Gradualmente possiamo eliminare la causa dell’infelicità nostra e degli altri e coltivare al loro posto sensazioni, impulsi e idee che danno la felicità.

            In questo modo per esempio ci abituiamo alla realtà delle cause ed effetto (le nostre attuali esperienze sono il prodotto di nostre azioni passate e la causa delle nostre future esperienze) o con il fatto che tutte le cose mancano di una natura intrinseca.

            In un certo senso, una sessione di meditazione analitica è una sessione di studio intenso e, in ogni caso, il livello di pensiero concettuale che possiamo raggiungere durante queste meditazioni è più sottile e pertanto più potente di quello dei nostri pensieri nella vita quotidiana. Poiché i nostri sensi non sono bombardati dal consueto frenetico flusso d’informazioni, siamo in grado d’avere una concentrazione maggiore e di sviluppare una sensibilà affinata e in sintonia con i nostri processi mentali.

La meditazione stabilizzante e quella analitica sono complementari e spesso vengono usate insieme in una stessa sessione.  Quando meditiamo su un soggetto, per esempio, analizziamolo usando le informazioni che abbiamo sentito o letto oltre alle nostre impressioni, sensazioni e ricordi. Ad un certo punto sorgerà un’esperienza intuitiva oppure una convinzione riguardo al concetto. Dovremmo allora smettere di pensare e concentrare la nostra attenzione esclusivamente sulla sensazione il più a lungo possibile, dovremmo immergere la nostra mente in quest’esperienza. Quando la sensazione comincia ad attenuarsi, possiamo continuare ad analizzare questa esperienza oppure concludere la sessione.

            Questo metodo che combina i due tipi di meditazione fa sì che la mente possa diventare una cosa sola con il soggetto di meditazione. Più forte sarà la nostra concentrazione e più profonda sarà la nostra percezione intuitiva, Dobbiamo ripetere questo processo più volte, con qualunque cosa desideriamo capire, in modo da trasformare le nostra percezione in esperienza concreta.

            La meditazione riuscirà meglio se si userà la propria capacità d’analisi. Quando ci sediamo a meditare, dovremmo cominciare esaminando lo stato della nostra mente e chiarendo a noi stessi la MOTIVAZIONE per cui pratichiamo, e questo comporta un pensiero analitico. A volte, è utile controllare la mente durante la meditazione per assicurarci che non stiamo semplicemente divagando, ma che facciamo effettivamente quello che ci eravamo proposti di fare.

            Attraverso uno studio attento e paziente e la pratica, imparerete ad apprezzare il rapporto d’interazione esistente tra la pratica della meditazione e l’intero Sentiero  del conseguimento.
 


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