MEDITAZIONE
PARTE SESSANTAQUATTRESIMA
QUARTA MEDITAZIONE
1. Allineamento con l’anima, rapido quanto possibile, sino ad essere quasi istantaneo, afferma quindi in modo deliberato: “io sono l’anima; l’anima sono io”.
2. Concentra quindi e fissa la coscienza nell’aspetto amore della tua natura, l’energia che attraversa il centro del cuore. Poi dimentica quel centro e tieni la mente ferma sull’amore dell’anima. Afferma quindi “Io effondo amore sugli uomini”.
3. Rifletti quindi per quindici minuti sulla natura e il significato dell’amore altruistico.
4. Dopo aver così meditato per tre settimane ogni mese, puoi (durante la quarta settimana) studiare con cura i pensieri che si sono formati nella tua mente secondo tre prospettive:
· Della giusta o errata espressione dell’amore.
· Del tuo movente basso o elevato.
· Dell’attività dell’anima nell’esprimerlo.
Puoi servire molto il gruppo e meglio te stesso conseguendo l’impersonalità nelle questioni personali, pensando di se stessi in terza persona: è (pronunciare il proprio nome) che ama, serve, parla saggiamente e lavora per il maestro (la propria anima). La tua attenzione verte sulla preparazione, e con la tua vita domandati: fino a che punto io sono conforme alle richieste? Quali risultati, io, ottengo nella meditazione? Quali fenomeni, io, registro nel periodo del plenilunio? Sempre io, come affrancarmi del complesso dell’io?
1. Rifiuta di drammatizzare. Procedi col tuo lavoro, i tuoi progetti e lo studio, ma oblia te stesso per l’urgenza dei doveri di gruppo, delle esigenze del mondo e del mio bisogno d’aiuto nel lavoro che ho in programma.
2. Impara a farlo riflettendo sull’anima, rafforzando il contatto con lei, e con un allineamento più stabile. Impara a pensare sempre in termini di gruppo e non di te. Ciò richiederà tempo, perché un ritmo esistente da molto non è facilmente infranto e dissipato e richiede certi mutamenti.
3. Poni più attenzione all’esame serale e cambia quello che ora segui con un esame dell’impersonalità.
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