FIORE DI LOTO
PARTE SETTANTACINQUESIMA
… Un’altra parte del problema, che si avvia lentamente a trovare la sua soluzione nella nostra epoca, è costituita dal fatto che l’Uomo Celeste il cui corpo può essere il nostro schema planetario, non ha ancora che un dominio parziale e che la sua esperienza cosmica è ancora imperfetta. Questo influisce necessariamente sulle cellule del suo corpo, nello stesso modo in cui la mancanza di dominio astrale nel caso dell'essere umano influisce sul suo veicolo. Si può qui osservare che l'evoluzione degli Uomini Celesti è diseguale, e che il nostro Logos non ha il controllo che, per esempio, è stato conseguito dall'Uomo Celeste della catena di Venere.
In ogni ronda viene dominato un sottopiano del piano astrale cosmico e la coscienza dell'uomo celeste si espande a includere un altro sottopiano. Il Signore planetario di Venere ha dominato e governato i cinque sottopiani, e lavora sul sesto. Il nostro Logos planetario è impegnato nel lavoro analogo sul quarto e sul quinto. Il lavoro come in tutti i cicli si sovrappone. Questo potrebbe essere spiegato come segue: Egli sta perfezionando il dominio del quarto sottopiano del piano astrale cosmico, e lo ha quasi completato. Comincia a lavorare al dominio del quinto sottopiano, che sarà completato nella quinta ronda.
Egli percepisce la vibrazione del sesto sottopiano e vi risponde, ma non è ancora pienamente cosciente su quel piano. Tutto ciò viene riflesso nella quarta e quinta razza/radice di questo pianeta, nelle quali la coscienza astrale del ciclo atlantideo è perfezionata, il quinto principio viene sviluppato e il sesto è gradatamente percepito. Questo merita un'attenta considerazione. Il lavoro di un Logos Solare è pure di natura analoga:
· Egli deve conseguire la piena coscienza della totalità del suo anello invalicabile, ossia nei sette piani del sistema solare. Questo comprende un periodo in cui cinque degli Uomini Celesti o cinque dei loro centri, e perciò cinque schemi, raggiungono uno stadio di perfetta risposta al contatto e alla stimolazione.
· Egli deve conseguire la coscienza del Logos Cosmico del cui corpo è un centro. Deve trovare con l'esperienza il suo posto nel gruppo cosmico di cui fa parte; più o meno come un Logos Planetario. Questo è compiuto quando tutti gli Uomini Celesti, ossia tutti e sette i centri siano risvegliati e funzionino coscientemente e liberamente, essendo le loro interrelazioni sistemiche regolate e governate dalla Legge d'Azione e Reazione. Questo porta sotto il governo del Logos Solare, non solo i sette sottopiani del piano fisico cosmico (i nostri sette piani principali), ma necessariamente anche il piano astrale cosmico.
· Conseguire la coscienza del centro situato entro il corpo di COLUI DEL QUALE NULLA SI PUÒ DIRE. Questo centro è costituito dalla sfera d'influenza di un Logos cosmico – un Logos Solare e uno dei suoi centri.
Si deve tener presente che questa elencazione è fatta dal punto di vista del presente e secondo la visuale (relativamente limitata) dell'Uomo Celeste del nostro sistema particolare, ed è perciò circoscritta delle sue condizioni particolari, che governano le cellule del suo corpo; è data dal punto di vista della differenziazione e non della sintesi. Un assorbimento sintetico avviene alla fine in rapporto a tutte queste Entità e ognuna al suo livello, subisce un processo parallelo a quello subito dal microcosmo. Nel caso del macrocosmo il corpo causale o corpo dell'Ego, agisce come sintetizzatore dell'energia del quaternario o sé inferiore, e l'involucro spirituale o manasico come sintetizzatore dei sette principi, formando così i tre, i sette e i dieci.
Vorrei sottolineare che occorre evitare con grande cura di ridurre queste idee a un concetto grossolanamente materialistico. Si deve assolutamente tener presente che stiamo trattando della vita soggettiva e non della forma oggettiva e che, per esempio, consideriamo la sintesi dei principi o energie qualificanti e non la sintesi delle forme (energia pranica, emozionale, mentale, buddhica, atmica, monadica e logoica).
Per mezzo d'ognuno dei suoi centri eterici l'uomo porta vibrazioni perfette e qualche principio o qualità con le quali la vita soggettiva possa esprimersi. Per mezzo di ogni catena di uno schema un Uomo Celeste è impegnato nello stesso lavoro.
Pere mezzo d'ogni schema entro un sistema, il Logos Solare lavora nella stessa direzione; lo scopo principale è la qualità di sintesi, e non la perfezione della forma. La risposta della forma energizzata alla vita qualitativa corrisponde naturalmente - è la legge - alla domanda; ma questo è di un 'importanza secondaria e non è la meta conseguita.
Abbiamo visto che il lavoro da compiere in ognuno dei casi precedenti è necessariamente triplice:
1. Lo sviluppo della coscienza individuale.
2. Lo sviluppo della coscienza di gruppo.
3. Lo sviluppo della coscienza del Logos, di quella che in ciascun caso rappresenta la sorgente spirituale più alta, e che è riconosciuta essere, nella sua essenza, della stessa natura del Dio entro l'individuo, sia esso uomo o Logos solare.
Tutti i pensatori dovrebbero meditare su questo concetto, sottolineando l'aspetto sintesi. Il rapporto delle cellule con il gruppo e con l'aggregato dei gruppi, e di tutti questi con l'Entità interiore che li mantiene in correlazione sintetica per mezzo della Legge d'Attrazione o Repulsione, è d'importanza vitale. Due idee principali devono essere sempre tenute presenti:
· Che i termini “cellula, gruppo e aggregati di gruppi” si riferiscono interamente alla forma del veicolo e quindi all'aspetto materia.
· Che l'idea di un'entità che sintetizza i gruppi, ed è la vita animante la cellula, è in rapporto con l'aspetto spirito.
CONTINUA…
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