INSEGNAMENTI
PARTE SETTANTANOVESIMA
Rapporto fra Monade, Ego e Personalità
Il rapporto comincia quando decidiamo di prendere la via che conduce al collegamento fra la personalità e la Triade spirituale. Per far ciò è indispensabile lo sviluppo di tutte la facoltà mentali ed intellettive.
Il primo passo verso l’attuazione di questo processo è il rendersi conto dello stato del suo corpo mentale, il prendere coscienza dei suoi limiti e dei suoi difetti e cominciare con pazienza e perseveranza il lavoro di sviluppo dei vari aspetti della mente, così essa vitalizza tutti i sottopiani della sua struttura chiamati anche “stati di coscienza mentali”.
Tra l’anima risvegliata, che aspira a liberarsi dai veli che l’avvincano, e la personalità che tende verso il mondo dello Spirito si forma un campo magnetico in cui le energie dell’una e dell’altra parte tendono a penetrare una dentro l’altra.
Al principio si verifica uno sporadico e fugace contatto; col tempo questo diviene frequente e quando la sintonia fra la personalità, sintetizzata nel centro intercigliare, e l’anima è perfetta il collegamento diviene stabile e così la mente superiore è portata in funzionamento nell’incanalare la luce dell’anima nella personalità.
Si ha allora la personalità integrata d'anima. Questo collegamento parte come un filo di energia dal centro della gola, dopo aver ricevuto le energie purificate dai sottostanti centri, si fissa nella testa all’ajna per collegarsi all’altra testa del ponte, il centro coronale, dov’è ancorato il sutratma.
Questa è la risposta della personalità alle due energie portate dall’uomo dai due capi del filo provenienti dalla Monade e dall’anima e che sono ancorati rispettivamente al cuore e alla ghiandola pineale.
Ogni volta che cerchiamo di elevarci dalla personalità all’anima mediante l’allineamento in meditazione, costruiamo con sostanza mentale una via di luce individuale e contribuiamo anche alla formazione di quella collettiva che è l’insieme di tutte le luci che compongono la grande Via illuminata (l’arcobaleno) che unisce l’umanità alla Gerarchia spirituale dei Maestri.
Questo conseguimento costituisce l’identificazione della personalità con l’anima ed è la maggiore emersione dalle limitazioni della forma in cui lo spirito è celato, e rappresenta anche il punto culminante di una sequenza di dualità superate, di spostamenti graduali da una espansione di coscienza ad un’altra di maggior ampiezza.
A questo punto l’anima completa con sostanza di luce la seconda parte del ponte che la collegherà alla Triade spirituale. La Triade reperisce nell’organismo eterico un punto di contatto per riversare la vita della Monade ossia:
- Centro della testa – Atma.
- Centro del cuore – Buddhi.
· Centro della gola – Manas superiore.
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La personalità viene inondata di luce e trasfigurata. Alla vita dell’anima subentra quella della Monade. Qui la coscienza si identifica con la Vita divina.
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