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OTTANTESIMA

 

 

 

 

 

 

INSEGNAMENTI

PARTE OTTANTESIMA

Servizio

            Il discepolo si esprime anche mediante la rinuncia ed il servizio. Distogliendosi dalle cose personali e servendo, scopre la potenza dell’amore in senso occulto. Dà e quindi riceve; rinuncia e la ricchezza del cielo si riversa in lui; elargisce ed è colmo; non chiede nulla per sé ed è l’uomo più ricco della Terra.

Il discepolo che serve in modo mentale deve sostituire la paura con la pace; all’attesa ansiosa la fiducia, serena e attiva, nella vittoria finale; il desiderio di cose materiali all’aspirazione per le cose dell’anima.

Il vero servizio è lo spontaneo fluire di energie da un cuore che ama e da una mente intelligente; deriva dall’essere nel posto giusto e di restarvi; è causato dell’inevitabile afflusso di forza spirituale e non da strenua attività fisica; è l’effetto naturale di essere un figlio di Dio e non di parole o atti ricercati e voluti.

Deve raccogliere attorno a sé coloro che ha il dovere di servire e soccorrere con la forza della sua vita e della sua personalità resa spirituale e non con vane pretese o parole altisonanti. Serve, dimentico di . Cammina nel mondo con spirito di abnegazione e non si dà pensiero della grandezza o modestia di ciò che fa, senza preconcetti sul proprio valore o utilità. Vive, serve, lavora, influenza e non chiede nulla per il sé separato.

Dal servizio reso come espressione d’amore verso l’umanità, si sviluppano la coscienza ed il servizio del Piano e ci si consacra al proposito della Grande Esistenza che ha manifestato ogni cosa per un fine specifico.

Uno dei requisiti essenziali del discepolo è che ciascuno sia disposto a lavorare senza ricompensa, in maniera soggettiva, “dietro le quinte”. Occorre pertanto non cedere all’ambizione, né all’orgoglio di nessun genere, senza il pensiero di meriti personali. Inoltre, bisogna essere sensibili al prossimo, ai pensieri ed alle circostanze ambientali; capaci di seguire i comandi dell’anima e le esigenze della collettività.

Un discepolo deve servire col cuore e non intromettersi emotivamente nelle attività altrui e poi deve sempre domandarsi: “mi comporto da individuo a individuo o agisco come membro di un gruppo verso un altro gruppo? Il movente è egoico o sono spinto dall’emozione, dall’ansia di rifulgere, dalla brama di essere amato e ammirato”.

Il lavoro intrapreso da una sola persona, per focalizzare e irradiare le energie, può essere fatto più efficacemente e con maggior potenza da un minuscolo gruppo formato da tre persone: l’insieme dei loro talenti e dei loro contributi è sufficiente a lanciare un progetto. Ciò che uno solo non può fare, può farlo un altro e quello che il singolo esiterebbe a compiere, può essere intrapreso da un gruppo piccolissimo, ovvero, da un centro di servizio formato da tre persone di mentalità simile.

            La legge fondamentale che fa funzionare il triangolo è espressa nelle parole “l’energia segue il pensiero”. La nostra mente ha il potere di generare e mobilitare l’energia eterica, di qualificarla col pensiero e indirizzarla per compiere un lavoro spirituale, e se siamo due o tre collegati a fare questo lavoro, gli effetti che ne possono derivare non sono doppi o tripli, bensì elevati al quadrato e al cubo.

            I membri di un triangolo si collegano mediante una struttura interna di pensiero, per mezzo di sintonia telepatica, per cui nel momento di necessità, col minimo dispendio di energia, possono mettersi in reciproco contatto dato che essi, per volontà espressa, sono intonati ad una particolare vibrazione entro una certa banda di frequenza.

            Il corpo d’energia, o corpo eterico, di ciascuno di noi, è parte integrante del corpo eterico del pianeta Terra e per conseguenza del sistema solare. Per tale mezzo ogni essere umano è collegato con ogni altra manifestazione della Vita divina, grande o piccola che sia. Ciascuno dei membri, possibilmente a ore fisse, si raccoglie per pochi minuti ovunque si trovi e si collega mentalmente con gli altri due compagni chiamandoli per nome. Non è proprio necessario sincronizzare il tempo in cui si compie questo lavoro, poiché i legami del triangolo sono fatti di sostanza mentale e per attivarli basta l’azione di uno solo dei suoi membri. Appena collegato mentalmente occorre invocare le energie di Luce, Amore e Buona Volontà visualizzandole mentre circolano attorno ai tre punti focali del triangolo e fluiscono all’esterno mediante la rete esistente intorno al mondo e da questa poi nella coscienza dell’umanità. Chiudere col pronunciare silenziosamente la Grande Invocazione.

            L’involucro eterico di un Pianeta sacro è composto da una rete di triangoli collegati. La Terra non è un pianeta sacro e però, in questo momento, secondo alcuni concetti esoterici dominanti, sembra che il suo Logos planetario stia subendo un processo iniziatorio per trasformare La Terra in un Pianeta sacro. Questo implica la trasformazione del modello dell’involucro eterico della Terra da un sistema di quadrati ad uno di triangoli.

            Se ne desume che il progetto dei triangoli può essere considerato come un processo scientifico per impregnare l’uomo di Buona Volontà medio nel processo iniziatico planetario, consentendogli di parteciparvi costruttivamente e scientificamente. Perciò la rete planetaria dei Triangoli riunisce esoterici ed exoterici in un’unica base spirituale e collega l’umanità con la Vita Solare e Planetaria

            La luce è una forma di energia. Pertanto chi visualizza la luce e la Buona Volontà che scorrono fra i punti del suo triangolo e da questo nelle coscienze umane, anche se non è un’esoterista esperto, proietta una combinazione dinamica redimente di energia-sostanza che produce effetti che sono in pari tempo stimolanti e trasmutanti.

            Le energie stimolano laddove trovano risposta e in particolare rinforzano tutti coloro la cui coscienza è responsiva alla luce, alla comprensione, alla Buona Volontà e al bisogno umano. Un’altra energia, che è la Volontà di Bene, aggiunta ai triangoli, rafforza la capacità dell’intera rete di rispondere al Proposito che sta dietro al Piano gerarchico e la capacità magnetica di irradiazione. Questa irradiazione è prodotta dalla mescolanza di Amore e Volontà.

            È l’uso cosciente da parte della Gerarchia del potere che proviene da Shamballa, il quale ha per effetto l’urto magnetico e l’azione spirituale, che attira verso l’ashram l’anima incarnata nel corpo. L’afflusso della Volontà di Bene nella rete dei triangoli, invocato coscientemente e diretto da quei membri dei triangoli che posseggono la comprensione voluta, accrescerà l’irradiazione e il potere magnetico della rete, attraendo sempre più verso l’Alto le unità umane che possono rispondere.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


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