INSEGNAMENTI

PARTE OTTANTUNESIMA

Retti rapporti umani

            La considerazione riflessiva deve essere fatta, dal punto di vista della cooperazione con il Piano, con la Volontà e col Proposito divini, naturalmente solo in qualche fase di quel Piano, dedicandogli tutta l'attenzione necessaria. Questa attività, se portata avanti adeguatamente e tenacemente, può essere d'aiuto nel lavoro esoterico del mondo e nella riabilitazione exoterica dei retti rapporti umani.

            La relazione dell'umanità con le tre energie di intelligenza, amore e volontà, e la profonda responsabilità del genere umano di diffondere l'amore e la luce, l'invocazione e l'atteggiamento quotidiano dei discepoli, faranno affluire sulla terra e nei cuori degli uomini, luce e buona volontà fondamentalmente la volontà di bene. Così essi saranno trasformati nel loro modo di vivere e non potrà essere impedita un'era di giusti rapporti umani dando così un colpo di grazia al male, all'egoismo ed alla separatività Si compirà così anche il proposito del Creatore di tutte le cose.

            Il discepolo deve fare due cose: polarizzare la sua posizione stabilendo retti rapporti umani e allo stesso tempo diventare un membro cosciente ed attivo del Regno di Dio (la Gerarchia) come l'iniziato, su una voluta superiore della spirale, instaura giusti rapporti con la Gerarchia e diventa simultaneamente cosciente di Shamballa.

            I discepoli, secondo il loro grado ed il loro punto di evoluzione spirituale, otterranno una fusione o instaurazione di rapporti nell'ambito dell'umanità, atti a produrre giusti rapporti umani ed una conseguente integrazione nella Gerarchia.

            Come legge e come principio bisogna stabilire retti rapporti umani che devono formare la base della nostra esistenza. Questi rapporti non sono solo un ideale di vita armoniosa o una necessità per sopravvivere, ma sono un fatto di natura. Noi siamo indissolubilmente legati al nostro prossimo in ogni circostanza della vita. Siamo in continuo contatto reciproco, non solo socialmente e nel mondo fisico, ma anche per lo scambio che avviene di continuo tra i nostri pensieri e sentimenti e quelli altrui. Siamo parte di un tutto, come le cellule dei nostri corpi, ciascuno distinto ma allo stesso tempo parte integrante di un più ampio gruppo umano.

            Per sviluppare giusti rapporti umani dobbiamo sviluppare e praticare varie qualità come il senso di responsabilità, di comprensione, la compassione, l'amore, l'innocuità che debbono essere creati innanzitutto nei nostri cuori.

            Retti rapporti vanno attuati anche coi regni di natura inferiori e con quelli superiori a cui aspiriamo. L'essere umano è costituito da sostanza di questi regni e i retti rapporti vanno stabiliti nell'interno dell'individuo (fra i tre veicoli della personalità), quindi fra i sé inferiore il Sé superiore, successivamente fra la personalità infusa d'anima e la Monade, ecc.

            La Legge delle Giuste Relazioni Umane e il Principio di Buona Volontà. Questi due aspetti nel nostro lavoro - il riconoscimento della Realtà e le leggi e i principi del nuovo ordine mondiale - sono complementari. Dobbiamo sempre ricordarci che il gruppo è stato fondato per promuovere il potere creativo del pensiero e seguire e promuovere certe leggi e principi spirituali. Gli effetti consistono nella capacità di allargare e approfondire il pensiero nei riguardi della legge e del principio.

Per esprimere i giusti rapporti, nella pratica di tutti i giorni, occorre: lotta, sforzo, disciplina e servizio reso con gioia senz'altra ricompensa che l'incomprensione e l'abuso di coloro che gli sono intorno e di quelli che verranno dopo.

Siamo anche immersi nel nostro universo sociale con i suoi innumerevoli gruppi, istituzioni e associazioni che devono mutarsi in cooperazione internazionale, ossia, in cooperazione mondiale come uno sforzo globale verso la comprensione totale. Quel cosmico senso della realtà che ora preme sempre più chiaramente su di noi.