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OTTANTOTTO

 

 

 

 

 

 

INSEGNAMENTI

PARTE OTTANTOTTESIMA

 

Responsabilità

            Il senso di responsabilità è la prima e dominante caratteristica dell’anima. Un discepolo quindi intraprenderà il suo compito nella misura in cui è in contatto con l’anima e diventa una personalità infusa d'anima e di conseguenza, sotto la sua direzione.

            Il processo di modificare, qualificare e adattare procede per mezzo di una personalità intellettualmente focalizzata, ed è aiutato dalla comprensione di cui è capace la mente concreta. È un risultato dell’attività dell’anima sul proprio livello ed è interamente in rapporto con l’intento del gruppo gerarchico e con lo svolgimento del Piano divino.

 

            Il dovere e la responsabilità del discepolo, che lavora sotto l’ispirazione dell’ashram a modificare, qualificare e adattare il Piano previsto da Shamballa, deve tener conto della prossima civiltà e cultura.

C’è l’arte del compromesso spirituale che deve essere appresa e di cui è difficile impadronirsi, perché nega il fanatismo, esige una comprensione intelligente ed allenata delle misure e delle verità applicate e non permette di sfuggire alla responsabilità. Essa include inoltre la comprensione dell’equazione tempo, i diversi punti nell’evoluzione, oltre all’esperienza nel processo di smantellare ciò che è superato ed inutile, anche se può sembrare buono.

            I discepoli devono imparare a studiare l’equipaggiamento di gruppo nel suo insieme e scoprire in qual punto una Potenza, di cui essi possono essere i custodi, potrebbe arricchire la vita di gruppo, accrescere il suo sforzo e migliorare la sua prestazione come unità di servizio nel mondo degli uomini. La responsabilità di maneggiare una forza è un fatto di cui i discepoli debbono essere seriamente consapevoli.

            I discepoli imparano da sé, e quando sono pronti per un certo lavoro il Maestro li utilizza. Evolvono e si rigenerano e a mano a mano che progrediscono, il Maestro affida loro responsabilità maggiori. Egli insegna loro le tecniche del servizio e a rispondere vibrando all’energia del Piano, ma da sé essi imparano a controllarsi e a farsi idonei a servire.

            Chi si prepara quale occultista, a ragion veduta, deve saperne il costo. La ricompensa finale è grande, ma la vita è aspra e la si percorre da soli. Resistere alla solitudine, assumere la responsabilità, non contare sull’aiuto altrui, affrontare il male per il bene, sono distintivi di chi appartiene alla Grande Loggia Bianca.

            Chi crea una forma pensiero ne è responsabile. Essa rimane collegata a lui dal suo proposito vivente e pertanto è suo il karma degli effetti, nonché il compito di distruggere ciò che ha edificato: e ciò è vero per qualsiasi forma, buona o cattiva. Il creatore risponde dell’opera sua.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


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