FIORE DI LOTO
PARTE OTTANTANOVESIMA
L’evoluzione dei tre fuochi della spina dorsale corrisponde al sutratma con i suoi tre punti interessanti: l’uovo aurico monadico, il suo punto emittente; l’uovo aurico egoico, il punto di mezzo; il corpo o la forma grossolana, il suo punto più basso.
Un’altra indicazione interessante sta nel fatto che tra questi centri spinali vi sono certe lacune (per così dire) che nel corso dell’evoluzione devono venire colmate dall’azione energetica della vibrazione rapidamente crescente dell’unità di forza.
Tra l’energia triplice della colonna vertebrale e il centro alta major c’è una separazione, esattamente come quello che deve essere colmato tra il triplice uomo inferiore e il corpo egoico, o tra l’unità mentale sul quarto sottopiano del piano mentale e l’Angelo Solare sul terzo sottopiano.
Sebbene si dica che la triade degli atomi permanenti è compresa nella periferia causale, non di meno, dal punto di vista della coscienza, vi è da gettare un ponte. C’è inoltre un’altra lacuna tra il centro alta major e il centro supremo della testa, che corrisponde a quella tra il piano dell’Ego e il punto inferiore della triade, l’atomo permanente manasico.
Quando l’uomo ha costruito l’Antahkarana (ciò che fa durante gli stadi finali dell’evoluzione dei tre mondi) quella lacuna è colmata e la Monade e l’Ego sono intimamente collegate. Quando l’uomo è polarizzato nel suo corpo mentale, comincia a costruire l’antahkarana. Quando il centro tra le scapole, di cui si è parlato già, come centro manasico, vibra fortemente, allora il centro altamajor e quello della testa possono essere uniti attraverso il centro della gola.
Quando raggiunge questo stadio, l’uomo è un creatore nella materia mentale di capacità ben diversa da quella dell’uomo medio che lavora inconsciamente. Egli costruisce all’unisono con il piano, e il manasaputra divino, il figlio della mente, distoglie l’attenzione dall’essere un Figlio di Potere nei tre mondi, per concentrarla sulla Triade spirituale, ricapitolando così, su un giro più alto della spirale, il lavoro fatto in precedenza come uomo. Questo diventa possibile quando il triangolo di cui abbiamo parlato sopra, ossia la base della spina dorsale, il centro altamajor e la gola, che si unifica nella testa, è accompagnato da un’altra triplicità, ossia il plesso solare, il cuore e l’Ajna o terzo occhio.
L’energia che si riunisce in essi è similmente unificata nel medesimo centro della testa. Il terzo occhio è un centro d’energia costruito dall’uomo; è la corrispondenza del centro d’energia, il corpo causale, costruito dalla Monade. Il centro altamajor è costruito analogamente da altre correnti di forza, e corrisponde in modo interessante alla triplice forma costruita dall’ego nei tre mondi.
Quando questo triplice lavoro è continuato fino a un certo punto evolutivo, un’altra triplicità diventa viva nella testa stessa come risultato di questa duplice corrente d’energia triplice. Questo triangolo trasmette energia ignea attraverso la ghiandola pineale, il corpo pituitario e il centro altamajor, e raggiunge quello della testa. In questo modo in questi tre triangoli si hanno nove correnti d’energia che convergono per passare nel loto più alto della testa. L’analogia con certe forze macrocosmiche, apparirà chiara a tutti gli studiosi in grado di discernere.
Abbiamo visto che la stretta connessione tra i diversi centri e gli effetti che si manifestano gradatamente via via che essi sono collegati per produrre infine un sistema circolatorio sintetico per l’energia egoica, insieme con quella dell’uomo interiore, il che forma una specie d’intermediario attraverso cui la forza egoica si fa sentire.
Un Logos solare usa come centri per la sua energia gli schemi planetari, ognuno dei quali incarna un tipo particolare e quindi vibra in sintesi con l’Angelo Solare Logoico, di cui quello umano è un’unità che si manifesta mediante tre giri di petali. La corrispondenza logoica è ancora più interessante, poiché quella grande Entità si manifesta sul piano mentale cosmico come una triplice fiamma esplicandosi in sette giri di petali, ed è l’energia proveniente da questi sette centri che pulsa per mezzo di ogni schema. Tutto questo è celato nel mistero di COLUI DEL QUALE NULLA SI PUÒ DIRE, ed è impossibile che gli uomini lo risolvano, perché la verità è oscura perfino al più elevato dei Chohan del nostro sistema.
I centri d’energia del Logos solare hanno la forma di ampi loti o ruote nel cui centro sta nascosta la Vita centrale cosmica, che denomina il Logos planetario. Egli è il punto d’incontro di due tipi di forza spirituale o logoica, che lo raggiunge (attraverso il loto logoico sul piano mentale cosmico) dai sette Rishi dell’Orsa Maggiore sul loro piano, e in secondo luogo dalla forza buddhica che è trasmessa attraverso le sette sorelle o pleiadi da una costellazione che in alcuni libri è chiamata il Dragone, e dalla quale è derivato il nome di (Drago di Saggezza).
FINE
|