Sei in: INSEGNAMENTI > 2020

INVIA AD UN AMICO STAMPA QUESTA PAGINA

NOVATASETTE

 

 

 

INSEGNAMENTI

PARTE NOVANTASETTESIMA

 ­La mente registra le conseguenze dell'appropriazione di ogni oggetto del desiderio, notando l'unione con quell'oggetto col Sé incarnato derivò felicità o dolore Quando dopo ripetute appropriazioni, essa trova che il risultato è dolore lo registra come oggetto da evitare in avvenire. "Il diletto nato dal contatto è, in realtà, sorgente di dolore". Così nasce la lotta dove il pensiero cerca di utilizzare contro il desiderio la forza stessa di quest'ultimo. Esso sceglie oggetti atti ad offrire una felicità relativamente duratura, e cerca di utilizzarli contro quelli che prontamente si risolvono in dolore. Opporre quindi soddisfazioni artistiche a piaceri sensuali, fama e potere politico o sociale a soddisfazioni del corpo stimolerà il desiderio a compiacersi nel bene, lo rafforzerà nell'astinenza da piaceri viziosi; farà trionfare finalmente il desiderio di pace eterna sui desideri di gioie effimere. Distogliendosi dagli oggetti la stessa energia si rivolgerà verso l'alto e l'interno, ad unire l'uomo alla vita da cui procede e nella cui unione sta la sua più sublime Felicità.

            L'uomo deve imparare a distinguersi dai veicoli in cui egli desidera, pensa ed agisce, a riconoscerli come parte del non-sé come materia esterna alla vita. Così l'energia che, nei desideri inferiori, si espandeva agli oggetti, diventa il desiderio superiore, retto dalla mente e si prepara a venire tramutato in Volontà. Quando la mente inferiore si unisce con la mente superiore e questa a quella che è Sapienza allora l'aspetto volontà pura emerge come il potere dello spirito, spontaneo, autonomo, in perfetta armonia con la Volontà suprema, e quindi libero. Allora soltanto ogni veicolo è spezzato e lo Spirito non è più costretto ad alcunché al di fuori di se stesso. Allora, ed allora soltanto, la Volontà può dirsi libera.

            Il veicolo del desiderio dev'essere sorvegliato poiché le attrazioni agiscono su di noi dall'esterno, dalla sua costruzione. Noi possiamo lavorare sulla forma, modificare gli elementi di cui ¨¨ composta, trasformando così il nemico in difensore.

            Però, quando un uomo sta sviluppando il carattere ha da far fronte ad una difficoltà che spesso lo spaventa e scoraggia: egli si trova assalito da desideri dai quali rifugge, avendone ribrezzo, e nonostante i suoi sforzi disperati per liberarsene essi lo assediano e lo tormentano. Questa dolorosa esperienza è dovuta al fatto che la coscienza evolve più rapidamente di quanto la forma non possa modificarsi, essendovi così, fino ad un certo punto, conflitto fra i due.

Nel corpo astrale v'è ancora una quantità considerevole di aggregazioni più dense, che, però, non sono più vivificate dai desideri, essendosi questi purificati. Ciò nonostante, qualche cosa dell'antica vitalità vi rimane, e, per quanto queste aggregazioni stiano deperendo, non sono ancora completamente sparite. Il sogno può offrirci un esempio di questa attività di materia esausta del corpo astrale. Una persona può nel sogno essere trasportata da un desiderio che durante la sua coscienza di veglia non ha potere su di lui. Dovremmo comprendere che questo sogno dimostra che la tentazione è vinta e che egli è solamente assalito dalle larve di desideri passati, vivificati dall'esterno sul piano astrale; oppure, se dall'interno, da un desiderio morente troppo debole per farsi sentire da lui durante la veglia. Questo dimostra all'individuo che nel suo corpo astrale v'è ancora qualche pò di materia capace di venir vivificata da vibrazioni passionali e quindi egli non deve, durante la veglia, frequentare quegli ambienti ove tali vibrazioni possono abbondare, essendo per lui una fonte di pericolo.

            Il conflitto, per lungo tempo, fra il Pensatore e la natura del desiderio si risolve in una serie di disfatte. Ogni disfatta del Pensatore è il seme di una futura vittoria e la sua forza cresce giornalmente, mentre quella della natura del desiderio va diminuendo. Continua.

 

 

 

 

 

 

 


<< TUTTI GLI ARTICOLI >>


Condividi/Salva/Aggiungi a preferiti