MEDITAZIONE
PARTE CENTODUESIMA
ESAME DELL’INDIFFERENZA
1. L’esame dell’indifferenza che cos’é?
a. La contendo con il distacco emotivo e con il rifiuto di soffrire?
b. Ha per me significato di separazioni, con il dolore che ne consegue?
2. Sono capace ti vedermi con indifferenza, distaccato emotivamente da ogni evento?
a. So vedermi mentalmente non influenzato dalle reazioni del sé personale emotive?
b. Mi riesce sempre?
3. Se eseguirò debitamente l’esame dell’indifferenza, quale ne sera l’effetto nella mia vita?
a. In che modo agirebbe sul gruppo con cui collaboro?
b. Sarebbe un effetto desiderabile? Lo desidero?
4. L’esame, é un metodo scientifico per conseguire l’indifferenza?
a. Ho mai agito in modo altrettanto scientifico per conseguire questa qualità del discepolo?
b. È bene sperimentarlo ora?
c. Sono capace di divina indifferenza mentre lo eseguo?
5. Per quali ragioni ritengo che la divina indifferenza sia la via?
a. Quale base teorica trovo nelle mie lettere e nei miei studi?
b. L’anima sostiene questa ricerca d’indifferenza?
6. L’indifferenza renderebbe più proficuo il mio servizio?
a. In che modo?
b. Come favorirà il mio progresso sul sentiero?
7. Se è vero che il cieco deve avanzare toccando e aggrappandosi, ma chi ha la vista procede ad occhi aperti, libero e distaccato, perché possedendo la vista, chiudo gli occhi e mi aggrappo e sento la strada, anziché vederla?
8. È la mente l’organo della visione per l’uomo spirituale?
a. La mia mente lo é?
b. So tenerla ”salda nella luce” e vedere la vita reale libera da legami ottenebranti?
9. Quale sorte ha giocato l’indifferenza divina nella mia giornata?
a. Ho parlato secondo un atteggiamento divinamente indifferente sulle opinioni?
b. Ho praticato l’indifferenza verso me stesso, quando sono sorte circostanze a minacciare il mio equilibrio emotivo?
10. Si afferma che l’autorealizzazione è la meta immediata, se ciò è vero, cosa so circa:
a. L’indifferenza dell’anima per il sé minore?
b. La sua identificazione illusoria con quest’ultimo?
11 Si afferma inoltre che vi e un archetipo, un modello, una via, una meta, una luce sul sentiero, e perché?
a. Quale di questi concetti rappresenta il mie obiettivo individuale?
b. In che misura l’archetipo si riflette nelle mia vita?
c. Quali attaccamenti ne impediscono la piena espressione?
12. Io sono il redentore della mia natura inferiore:
a. Quanta parte rappresenta l’indifferenza divina in queste processo?
b. In quale dei tre aspetti — fisico, emotivo e mentale — è più sentita?
c. La forza redentrice agisce per mio mezzo su altri?
13. la mia natura in verità e amore?
a. Come può manifestarsi con indifferenza?
b. Mediante quale corpo più agevolmente si esprime?
c. A cosa sono più attaccato, e come posso liberarmene?
14. Di quale atteggiamento e qualità, ho bisogno per praticare correttamente l’indifferenza?
15. Quale è l’obiettivo? Sono capace di formularlo:
a. Per quanto riguarda i tre corpi o aspetti?
b. In termini di discepolato?
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