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CENTOQUATTRO

 

 

 

 

SERVIZIO

PARTE CENTOQUATTRESIMA

 

É la vecchia generazione che alimenta nel bambino un senso precoce e del tutto inutile di colpa, di peccato e di errore. Tanto s'insiste su piccole cose da nulla che in effetti non sono un male, ma infastidiscono i genitori ed il maestro, che il vero sbaglio (cioè una mancanza nei giusti rapporti di gruppo) passa inosservato e non viene riconosciuto per ciò che è. La ripetizione costante delle parole “no” e “cattivo”, soprattutto perché i genitori non lo comprendono e non lo tengono occupato, non hanno vera importanza. Se si tratteranno ques­ti aspetti della sua vita in modo equo, le vere malvagità, le infrazioni ai diritti altrui, le intrusioni del desiderio personale sulle esigenze e condizioni del gruppo e il danno ed il male inflitto ad altri per vantaggio proprio, non mancheranno di mostrarsi nella loro giusta prospettiva e a tempo debito. La voce della coscienza (il sussurro dell’anima) non sarà allora sepolta e il bimbo non crescerà antisociale. Lo diviene soltanto se non è stato compreso e quindi non può capire a sua volta o quando le circostanze gli chie­dono troppo.

Cura assai maggiore occorrerà dedicare alla scelta ed alla preparazione degli insegnanti del futuro. Il loro livello mentale e la conoscenza del campo particolare della loro materia saranno consi­derati importanti, ma ancor più lo sarà la libertà dal pregiudizio e la capacità di vedere tutti gli uomini membri di una sola grande famiglia. L’insegnante del futuro dovrà essere psicologo più esperto di quello odierno. Oltre che impartire un sapere accademico, dovrà rendersi conto che il suo compito principale è quello di evocare dalla sua classe di studenti un vero senso di responsabilità; qualsiasi materia insegni egli riferirà ogni cosa alla scienza dei giusti rapporti umani e ordinerà in modo migliore che in passato la vera Prospettiva dell’organizzazione sociale.

         Gli educatori devono badare a tre cose durante l’attuale periodo di transizione:

1.    Riorientare la conoscenza, l’aspetto coscienza o la consapevolezza del fanciullo in modo tale che egli riconosca fin dall’infanzia che tutto ciò che gli si insegna o gli è stato insegnato mira al bene altrui più che al suo. Lo si educherà pertanto ad essere decisamente propenso a guardare avanti. Le nozioni del passato umano gli saranno impartite insistendo sulla crescita della coscienza razziale (umana) più che sui fatti delle conquiste materiali o aggressive, come ora avviene. Poiché nella sua mente il passato si connette al presente, la sua facoltà di correlare, unificare e sal­dare nei diversi aspetti della sua vita e su piani diversi, ne sarà sviluppata.

2.    Insegnargli che la vita che sente pulsare nelle sue vene è solo una piccola frazione della vita totale che palpita in tutte le forme, i regni, i pianeti, i sistemi solari. Imparerà che la condivide con tutto ciò che esiste e quindi dovunque è presente una vera fratellanza di sangue”. Per conseguenza, fin dall’inizio della vita, gli si può insegnare il concetto di relazione, e il bimbo lo comprenderà meglio dell’adulto educato secondo i metodi e gli atteggiamenti della vecchia era. Quando queste due realizzazioni - responsabilità e rapporto - gli siano inculcate già nell’infanzia, il terzo obiettivo della nuova educazione sarà più facile da raggiungere.

3.    L’unificazione nella coscienza fra l’impulso vitale e l’anelito a conoscere, finirà per condurre a un’attività predisposta. Questa costituirà il servizio che attuerà tre aperture nel bimbo cui si insegni a praticarlo:

 

· Agirà in senso direttivo fin dai primissimi anni, avviandolo infine ad una vocazione e quindi assecondandone la scelta nella professione.

· Trarrà da lui quanto vi è di meglio e ne farà un centro magnetico radiante nel luogo stesso ove si trova. Ciò gli farà attrarre a se coloro cui può dare aiuto o dai quali può essere aiutato, coloro che può servire e coloro da cui potrà essere servito.

·  Lo renderà decisamente creativo, capace di tessere da sé quel filo di energia che aggiunto ai fili della vita e della coscienza, farà della testa, del cuore e della gola una sola unità funzionante.

 

 

 

 

 

 

 

 


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