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CENTOCINQUE

 

 

 

SERVIZIO

PARTE CENTOCINQUESIMA

 

Il     primo gruppo di cui il bambino di norma diviene consapevole è la famiglia quale unità nella comunità. In questo particolare rap­porto di gruppo, lungo i millenni (sia in senso simbolico che reale) si sono preservati e sviluppati i fattori seguenti che sottostanno alla struttura stessa dell’esistenza e sono prospettati al genere umano come ideali definitivi:

1.    Il riconoscimento dello stato gerarchico, che in ultima analisi è il rapporto tra il minore ed il maggiore, il debole e il forte, l’inesperto e il provetto. Ciò favorisce il senso di protezione e manifestazione di una forma dall’aspetto amore nell’universo.

2.    Il riconoscimento della responsabilità, ereditato, applicato o assunto. É il rapporto tra il vecchio e il giovane, il saggio e l’ignorante. Ciò consente di offrire opportunità allo sviluppo della conoscenza.

3.    Il riconoscimento della capacità di perdonare, che è o dovrebbe essere l’espressione del rapporto fra unità e unità entro un complesso maggiore o fra gruppo e gruppo in un insieme ancora più vasto. Il perdono é essenzialmente il mutuo dare in senso psichico ed è una delle manifestazioni rudimentali del sacrificio di sé che a sua volta esprime un aspetto della volontà divina. Essendo perciò connesso alla Vita monadica o della volontà, é finora del tutto incompreso e male interpretato. É in realtà il senso della sintesi o dell’identificazione o del motto “uno per tutti e tutti per uno”.Il perdono non è una forma di misericordia o condono magnanimo, ne un gesto di superiorità che ripulisce la lavagna. E’ il res­piro della vita stessa - il dare di tutto a tutti e per tutti.

4.    Il riconoscimento dell’influsso reciproco dei gruppi, entro i più ampi rapporti mondiali - con equità, armonia e ritmo. È’ il senso dei giusti rapporti sviluppato con coscienza e armonia.

La famiglia (come ogni altra cosa umana) ha contribuito alla separatività e all’egoismo generali e all’esclusività individuale, isolata e basata sulle distinzioni di classe, sulla tradizione ereditata, sulle attitudini e i costumi nazionali e di stirpe. Le famiglie (di qualsiasi categoria) presentano al mondo un fronte compatto; i genitori difendono i loro figli e la loro posizione, a torto o a ragione; l’orgoglio, le tradizioni e la discendenza di famiglia rivestono grande importanza, creando le varie barriere che oggi separano fra di loro gli uomini, le famiglie e i gruppi.

La presa che il passato esercita sulle famiglie è il maggior respon­sabile della rivolta della gioventù moderna al controllo dei genitori, anche se vi concorrono altri fattori — come la ribellione alla religione imposta e a metodi e filosofie sorpassati. Ma nell’ordine futuro gli educatori prepareranno i giovai a partecipare in modo attivo e cosciente alla vita di gruppo. A tal fine verranno istruiti a riconoscere i quattro fattori sopra elencati come essenziali al progresso umano di questi tempi. Quando saranno compresi e applicati, essi produrranno i necessari equi rapporti ed infine un mondo in armonia.

 Gerarchia, responsabilità, mutui rapporti di gruppo e perdono o sacrificio — ecco le quattro categorie di riconoscimenti che consentiranno ad ognuno di fare la propria parte nel riunire persone, gruppi e nazioni stabilendo quel nuovo mondo di relazioni correlate che daranno la civiltà di luce e amore che distinguerà l’Epoca dell’Acquario. 

 

 

 

 

 


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