INSEGNAMENTI
PARTE CENTOSEIESIMA
La vita esoterica
La vita esoterica comincia ad esprimersi nel discepolo completamente solo quando allo studio si associa la “meditaizone senza seme” che non fa uso razionale della mente e della facoltà di concretare. L’oggetto (presentato alla mente dalla memoria) non è più considerato, né si ode la parola che lo designa e ne esprime il potere. Solamente l’idea, di cui oggetto e parola sono espressione, è realizzata e il percipiente penetra nel mondo delle idee e delle cause. È la contemplazione pura senza forme né pensiero. Egli guarda nel mondo delle cause, vede con chiarezza gli impulsi divini e, avendo così contemplato le opere recondite del regno di Dio, riflette nella mente quieta ciò che ha visto e questa riversa la conoscenza al cervello.
Il discepolo che ha raggiunto il dominio mentale può conseguire quanto segue:
· Idee presentate dal mondo della vita e della conoscenza spirituale, il regno di Dio nel suo vero senso.
· Con ciò conosce Dio quale è e comprende la natura dello spirito.
La mente serve allora ad un triplice scopo:
§ Con essa guarda nel regno delle cause, il regno spirituale.
§ Per suo mezzo il mondo delle cause può essere interpretato in termini di intelletto
§ Se ben giusta, trasmette al cervello ciò che l’anima vede e sa.
Tutto ciò che vediamo è modificazione della sostanza-pensiero, il Pensatore crea il proprio mondo. Quando mediante la meditazione (scienza che sopprime l’attività del principio pensante) si ha pieno dominio sulla sostanza mentale, si è liberi dalla schiavitù di quelle forme che tengono la maggioranza prigioniera dei tre mondi. Si è allora oltre la grande illusione, i corpi non ci incatenano più, le grandi correnti di idee, pensieri e desideri originate dalle “modificazioni del principio pensante” degli uomini, schiavi nei tre mondi, non ci influenzano né governano più, le miriadi di forme-pensiero, risultato di quelle correnti nel mondo fisico, emotivo e mentale, non impediscono più di scorgere la realtà, il vero mondo delle cause e le forze che emana. Non si è più illusi e si discrimina fra reale e irreale, fra vero e falso, fra vita dello spirito e mondo fenomenico. Si è invece sensibili alle correnti di pensiero e alla idee emesse dalle possenti entità spirituali.
Il mondo delle idee è quello dell’anima e della mente superiore. Le correnti dei pensieri e delle opinioni umani sono il mondo della coscienza collettiva e della mente inferiore; bisogna vivere liberamente in entrambi. Non nel senso di scorrazzare a proprio piacere ma come agenti indipendenti. La meditazione regolare e quotidiana consente di penetrare nel primo; con le letture vaste e svariate, l’interesse, la simpatia e la comprensione si visita il secondo.
Captata un’idea bisogna esternarla tramite una forma-pensiero caratterizzata da quattro attributi:
· È posta in essere con l’uso deliberato della Legge di Attrazione.
· È composta da innumerevoli entità viventi attratte dalla mente divina del creatore e quindi in reciproco contatto.
· È l’esternazione di qualche cosa che il creatore ha:
I. Visualizzato
II. Edificato con intelligenza e “colorato” e “qualificato” per adeguarla allo scopo prefisso.
III. Vivificato con il potere del suo pensiero vivente e del suo desiderio.
IV. Conservato quanto necessario per adempiere lo scopo.
V. Connesso a sé con un filo magnetico in cui scorrono il suo pensiero vivente e la sua volontà dominatrice.
· Ha un proposito interiore, rivestito di sostanza mentale, astrale ed eterica, che è potente a livello fisico fintanto che è presente nel pensiero cosciente del suo creatore e sta “a debita distanza” da lui. Molte forme pensiero sono futili perché troppo accosto al loro creatore. La forma, inoltre, può essere rivolta in qualsiasi direzione e, secondo la legge della minor resistenza, trova il posto che le compete, dove svolgere la sua missione e assolvere lo scopo per cui fu creata… Continua.
|