FIORE DI LOTO
PARTE CONTONOVESIMA
Tutto si risolve nel suo aspetto primario, arricchita di attività ed espressione, di esperienza e di capacità di manifestarsi e di tutto ciò che differenzia il selvaggio ignorante dal Logos solare. Ciò è giunto a compimento poiché la vita si è servita delle molteplici forme, usando l’intelligenza come mezzo per impiegarle come metodo di apprendimento. Essendosi manifestato come un aspetto di quel raggio primario, avendolo differenziato durante molte incarnazioni nelle sue molteplici parti costituenti, e dopo averlo velato con tutti i sette colori che lo compongono, lo Jiva che si reincarna si avvia sul sentiero del ritorno e dai sette diviene il tre e dal tre di nuovo l’uno.
Quando l’uomo lo fa coscientemente, quando volontariamente e con piena comprensione di ciò che deve fare tenta di liberare la vita entrostante dai veli che la nascondono e dagli involocri che la imprigionano, scopre che il metodo per giungervi è quello della vita soggettiva di meditazione occulta e della vita oggettiva di servizio. Il servizio comporta rinuncia e, secondo la legge occulta, nel servizio ciò che è soggettivo si libera dalla manifestazione oggettiva. Riflettetevi, poiché molto è celato sotto il velo delle parole.
Lo studente di occultismo, riguardo al colore, in meditazione deve perciò fare due cose:
1. Scoprire i suoi tre colori principali manifestati nella personalità, nell’Ego e nella Monade.
2. Risolvere quindi il quaternario inferiore nel tre.
Il primo stadio di questo processo è il conscio ritrarsi nell’Ego con la conseguente atrofia del sé inferiore. Lo studente comincia eliminando i colori non desiderabili, escludendo ogni vibrazione bassa o grossolana e infine affinando i suoi veicoli al punto che i suoi tre colori principali – di cui è espressione – splendano con chiarezza perfetta. Ciò lo eleva fino alla terza iniziazione. Dopo di che egli cerca di risolvere i tre nell’uno finché non abbia tratto tutta la sua coscienza dai veicoli inferiori all’involucro monadico.
Non intendevo, come a torto avete supposto, darvi informazioni sugli effetti che i colori producono sui corpi durante la meditazione. Ho cercato soltanto di darvi qualche idea del colore inteso come un velo che alla fine deve essere rimosso. Tratterò forse di ciò che vi interessa sotto il titolo “Uso futuro del colore”, ma comprendere gli elementi fondamentali è assai meglio che possedere formule con cui sperimentare.
|