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CENTODIECI

 

 

 

 

INSEGNAMENTI

PARTE CENTODECIMA

I TRE RÀGGI D’ASPETTO NELL’EVOLUZIONE DELLA COSCIENZA

    Ogni uomo è destinato, col tempo, a percorrere la via del ritorno, risalendo l’uno o l’altro dei tre raggi principali. Ciascuno dovrà, prima o poi, essere capace di creare con intelligenza, animato dall’amore divino e motivato dal volere, che attua i fini e i progetti del Logos Planetario.

    Il primo centro che l’aspirante s’industria di vivificare, e su cui insiste all’inizio del noviziato, è quello del cuore. Deve acquisire coscienza di gruppo, farsi sensibile agli ideali comuni e inclusivo nei concetti e piani di lavoro; deve imparare a diffondere il suo amore in modo collettivo e puro, non più seguendo le attrattive persona­li o per avere ricompensa. Finché quel centro non sia in fase di risveglio e non gli sarà consentito di usare i poteri creativi del centro della gola, che altrimenti andrebbero a rafforzare il sé minore e ambizioni d’ogni genere.

    Certi aspetti nei nostri centri di forza sono già attivi e funziona­no in rapporto alla forma, ma senza esprimere ancora le qualità dell’anima. il centro della gola sovente è risvegliato prima del tempo, perché vi è salita l’energia del centro sacrale.

    Quando il risveglio creativo del centro della gola l’esprime nell’a­rte, nell’organizzare un gruppo o in un lavoro direttivo, non c’è pericolo, perché l’energia trova uno sbocco normale.

    L’aspirante non conoscendo il passato, ne previsioni del futuro, non gli resta che avvalersi delle proprie capacità e fare del suo meglio, guidato dalle antiche regole dei Raja Yoga, e della luce dell’anima.

    Quando il centro del cuore e risvegliato, e quello della gola è vibrante e creativo, si stabilisce fra essi un rapporto, uno scambio reciproco di energia; a sua volta questa attività provoca una reazione da quell’aspetto del loto dai mille petali, attraverso cui fluisce normalmente l’energia che sempre anima quei due centri. Fra l’energia superiore positiva, adombrante, accentrata nella forma del loto dai mille petali, e la vibrazione sempre maggiore dei centri del cuore e della gola, si origina, per così dire, una scintilla; e questi due centri a loro volta rispondono alle energie provenienti da quelli situati sotto il diaframma, anche il centro fra le sopracciglia comincia l’attività e i suoi due petali vibrano. E’ il simbolo dell’unificazione di anima e corpo.

    L’opera magica della Gerarchia planetaria cura la psiche nel mondo delle forme, sì da favorire e nutrire l’aprirsi del fiore dell’anima, e la forma ne dimostri la gloria radiosa, la forza magneti­ca e (da ultimo) l’energia spirituale. Appariranno allora i poteri dei tre raggi della divina Manifestazione: Energia spirituale, Forza magnetica, Gloria spirituale.

    Nell’aura dell’uomo perfetto, questi raggi hanno i loro rifles­si microcosmìci:

·         Primo raggio.........monadico... energia spirituale.... centro della gola.

·         Secondo raggio... egoico......... forza magnetica...... centro del cuore.

·         Terzo raggio……. Personalità...gloria radiante...----. plesso solare.

 

    Simbolicamente si può dire che la sostanza astrale è animata da tre forze divine che sommate assieme creano la grande illusione:

Il desiderio egoistico: è un’energia involutiva che tuttavia collabora grandemente all’evoluzione, essendo esso come l’asilo per l’anima infantile – L’aspirante rifiuta di restarvi.

1.    La paura è figlia dell’ignoranza; è istintiva; è accresciuta dal potere della mente, dalla memoria dei dolori e delle sofferen­ze passate, dall’anticipazione di quelle che paventa, dalla forma pensiero che egli stesso ha costruito fino a dominarlo. Gli uomini di secondo raggio vi sono molto proclivi. Per la maggioranza di essi, è “il Guardiano della soglia”, così come l’ambizione e la brama di potere, congiunti al desiderio sfrenato e mancanza di scrupoli lo sono per quelli di primo raggio. La forma cristallizzata dell’intelletto egoistico e la conoscenza sfruttata a fini personali, sbarrano invece l’accesso al sentiero per chi è di terzo raggio.

2.    L’aspirante di primo raggio che non riesce a vincere il suo Guardiano, può diventare “un distruttore di anime” a livello fisico.

3.    L’aspirante di secondo raggio che costruisce il suo Guardiano e gli permette di assumere potere sempre maggiore, diviene un “ingannatore di anime”, a livello fisico.

4.    Chi appartiene invece al terzo raggio, e non supera il Guardiano, diventa “un manipolatore di anime”, a livello fisico.

    L’attrazione sessuale è un appello fisico naturale, ma quando vi si aggiunge il desiderio emotivo negativo che lo trasforma in lussuria è uno sbaglio. Questo problema potrà essere risolto quando l’anima assumerà il controllo del suo triplice strumentoContinua.

 

 

 

 

 

 

 


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