INSEGNAMENTI
PARTGE CENTOUNDICESIMA
Gli uomini che sono a capo dei vari movimenti tentano di manovrare la reazione senziente delle masse per plasmare il pensiero collettivo e indirizzarlo a questo o a quel fine. Ma lo fanno senza affatto comprendere i fattori su cui agiscono: in modo magnetico, se sono di secondo raggio; ispirando terrore e distruggendo se di primo raggio; se appartengono invece al terzo raggio, usando espedienti; in ogni caso agiscono tutti sui corpi astrali. L’uomo della strada è quindi vittima del potere emotivo di chi lo dirige per fini egoistici o anche per il bene dell’anima sua.
Attorno al 1400 la Gerarchia dovette impegnarsi in una situazione difficile; l’opera del secondo raggio (connessa all’insegnamento della verità spirituale) era ormai giunta all’esternazione completa. L’attività del primo aveva dal canto suo provocato molta differenziazione nei popoli e nei governi; quegli stati di rigida ortodossia e distinzioni politiche, dopo molte generazioni, ancora persistono persino in fatto di religione. Fra non molto questo fitto frazionarsi del pensiero avrà termine.
I gruppi religiosi agirono soprattutto sotto l’influsso del secondo e sesto raggio. Gli altri, quelli culturali, obbedirono al quarto raggio e quelli politici compirono le loro grandi riforme per impulso del primo raggio. Governati dal terzo e quinto raggio, sorsero anche i gruppi di scienziati. Tutti erano mossi da incentivi soggettivi; nati per impulso divino con un compito specifico. Ciò che distingue questi uomini è il loro lavorare per il futuro.
Tre gruppi lavorano in modo stranamente diverso dagli altri e sono composti di uomini appartenenti a tutti i raggi, per quanto il terzo di essi (della finanza) sia in prevalenza formato di persone di settimo raggio. Per ordine di comparsa, questi tre gruppi sono filosofi, psicologi e imprenditori.
Lo studio del tipo d’energia è di valore pratico e interessa ogni parte della natura dell’aspirante. Pensate solo un istante alle lezioni che si potrebbero apprendere se si sottoponesse all’esame del reggente interiore l’energia usata nel parlare. Se ci si domandasse: “quale energia ho espresso parlando?”, “quale forza ho impiegato nei rapporti con il prossimo?”, ossia, “qual è stato l’atteggiamento mentale e le parole, nelle varie circostanze, che tendevano ad imporre agli altri la mia volontà?”. Ora, l’imposizione del volere può essere giusta o errata; nel primo caso è perché si parla per impulso della volontà spirituale, e allora le parole sono secondo il proposito dell’anima motivate dall’amore e pertanto costruttive, risanatrici e preziose. L’atteggiamento è di distacco e non si ha intenzione di imprigionare la mente altrui. Ma se invece le parole sono state mosse dalla volontà personale e per imporre le proprie idee e in tal modo brillare al cospetto d’altri o per costringerli ad accettare le conclusioni, il metodo è distruttivo, aggressivo, polemico, prepotente, irascibile e provocatorio, secondo le inclinazioni e le caratteristiche personali. In tal modo si può valutare se l’energia di primo raggio è stata usata in modo giusto o scorretto.
Un’analisi simile si può condurre anche sulla forza di secondo raggio. In tal caso l’aspirante s’accorge se è basata sull’amore, sul servizio, sulla compassione oppure sull’egoistico desiderio di essere amato, sul sentimento e sull’attaccamento.
La stessa procedura può applicarsi alla forza di terzo raggio: se usata in modo personale sarà espressa da proposizioni evasive, subdole e ambigue con ricorso a velate manovre nei rapporti con il prossimo o prenderà la forma di intromissione nelle vicende altrui per governare le loro vite e dirigerle per il proprio interesse a tal punto da sacrificare chiunque e qualsiasi cosa pur di riuscire nei propri fini. Se, al contrario, si tratta di un vero aspirante o di un discepolo, presterà la propria collaborazione al Piano e impiegherà la forza di terzo raggio per eseguire i fini amorevoli della Realtà spirituale; egli sarà attivo e laborioso e le sue parole saranno veritiere perché interessate a dare soccorso impersonale e sincero. |