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CENTOQUATTORDICI

 

 

 

 

INVOCAZIONE

PARTE CENTOQUATTODICESIMA

 

    La festività di Giugno, così particolarmente del Cristo e che mette in rilievo il Suo rapporto con l’umanità, comprende in realtà tre giorni, ognuno dei quali ha una nota fondamentale diversa:

 

1.    La nota fondamentale dell’Amore in senso gerarchico - libero da sentimento, emozione e enfasi personale - un amore che sacrifica e comprende, che agisce con forza e decisione e che opera a vantaggio del tutto e non nell’interesse di un qualsiasi gruppo o individuo.

2.    La nota fondamentale della Resurrezione, che mette in evidenza la nuova nota della vita, del Cristo vivente e di quella “vita più abbondante” che la guerra ha reso possibile costringendo ad un ritorno ai valori reali.

3.    La nota fondamentale del Contatto, di un più stretto rapporto fra il Cristo e la sua gente, fra la Gerarchia e l’Umanità.

 

    La parola “nota fondamentale” è stata scelta deliberatamente e significa il suono che precede ogni afflusso maggiore durante la festività di Maggio; queste energie saranno liberate con una solenne cerimonia in ognuno dei tre giorni. Ad ogni cerimonia il Cristo pronuncerà da solo la nuova Invocazione, e la Gerarchia unita intonerà poi una sola stanza (una ogni giorno) invocando luce, amore e volontà di bene. I discepoli e gli iniziati che s’interessano al movimento dei Triangoli a quello della Buona Volontà e lo osservano, lo terranno presente mentre recitano la prima e la terza stanza, mentre il nuovo gruppo di servitori del mondo sarà oggetto d’attenzione quando è cantata la seconda stanza.

 

    Vorrei perciò richiamare la vostra attenzione sull’interesse dimostrato dalla Gerarchia per lo sforzo embrionale nel quale siete impegnati e che io iniziai. Vorrei però far notare che l’attenzione concessa non è esclusiva, ma che dovunque siano riuniti in due o tre nel nome del Maestro della Gerarchia, affluirà energia; che dovunque la buona volontà sia lo scopo e susciti uno sforzo in una forma qualsiasi, l’energia della volontà di bene si farà sentire, e che i membri del nuovo gruppo di servitori del mondo sono ben più numerosi dei pochi che conoscete. Oggi sono parecchi milioni.

 

    l risultato di questi tre solenni giorni d’invocazione sarà seguito da un giorno culminante in cui la Gerarchia, unitamente e guidata dal Cristo, pronuncerà l’intera Invocazione, facendo precedere ogni stanza dalla nota dominante appropriata, fatta risuonare ancora all’unisono. Queste note non potete conoscerle, ma se per esempio un grande numero di appartenenti al nuovo gruppo di servitori del mondo fosse riunito, il loro OM congiunto potrebbe approssimarsi alla nota dominante appropriata.

 

    Vi sarà pertanto evidente che nel nuovo ciclo che comincia ora  sono più strettamente connesse, ma le procedure sono state cambiate e l’effetto sull’umanità è stato intensificato. Vorrei che tutti coloro che sono disposti ad unirsi a queste festività, provassero a farlo soggettivamente (dovunque si trovino) e partecipassero intelligentemente alle cerimonie ordinate. A tutti vorrei chiedere di usare l’immaginazione ed agire come se fossero discepoli accettati o almeno alla periferia di qualche Ashram. Vi chiedo di prendere parte a queste cerimonie utilizzando l’immaginazione al massimo possibile; più tardi queste cerimonie saranno esteriorizzate in qualche centro per ogni paese. Un nucleo addestrato ed un gruppo devoto di credenti si stanno riunendo (sebbene per ora solo nella coscienza della Gerarchia), e benché attualmente non vi sarà alcuna cerimonia esteriore né si saprà chi sarà scelto nei vari paesi per rappresentare la Gerarchia, di fatto e in verità, quest’anno si fa il primo passo verso la partecipazione umana.

 

 

 

 

 

 

 


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