FIORE DI LOTO
Parte undicesima
L’allineamento , in meditazione , comporta la focalizzazione consapevole della mente verso la Realtà superiore. È l’uomo interiore consapevole che dirige incessantemente l’attenzione all’anima , per identificarsi con essa. L’allineamento consueto è fra personalità e anima; ne risulta che il potere dei petali esterni del loto egoico (simbolicamente), cioè quelli della conoscenza, fluisce nel cervello. È l’energia del secondo giro di petali che ora si deve evocare – quelli dell’amore-saggezza. L’afflusso di tale energia nella personalità è ciò che bisogna perseguire. Quindi l’esperienza spirituale dev’essere manifestata con saggezza, esprimendo amore (vedasi schema n. 3).
Il Maestro e il discepolo
L’aura del Maestro (che caratterizza quella di tutto l’Ashram ) ha tre radiazioni principali, per quanto concerne la responsabilità del discepolo:
- La Radiazione che proviene dai livelli superiori del piano mentale e dall’aspetto inferiore della Triade spirituale . La sua potenza e l’estensione della sua sfera d’influenza dipendono dal grado di contatto spirituale del Maestro con la Mente del Logos , Non dico “coscientemente” in questo caso, trattandosi di stati superiori al livello egoico. Questa radiazione particolare evoca risposta dalla mente astratta embrionale del discepolo, quando l’antahkarana è in fase di costruzione, ed è il primo contatto cui il neofita è sensibile negli ultimi stadi del Sentiero della prova . Allora una linea diretta si forma tra il Maestro e il discepolo risvegliato:
a. L’atomo permanente manasico del discepolo;
b. I petali della conoscenza del suo loto egoico;
c. La mente inferiore concreta “mantenuta salda nella luce”;
d. Il centro della gola;
e. Il cervello .
Tutto ciò è necessariamente relativo, ma nel momento in cui il discepolo ha stabilito questa linea di contatto , con la Triade spirituale, (sia pure in lieve misura), egli risponde per la prima volta all’aura del Maestro. La distinzione tra l’aura del Maestro e l’aura dell’Ashram è che la prima è dinamica e la seconda è influenzante; ma insieme costituiscono l’aura del gruppo.
- La radiazione che proviene dal piano buddhico o dell’intuizione spirituale, esprime l’amore del Maestro, e Lo pone in contatto con il cuore del Logos. Notate che queste tre radiazioni del Maestro, intensificate dalle radiazioni simili, sebbene molto meno potenti, dei membri interiori dell’Ashram, sono i fattori che pongono il Maestro e l’Ashram in contatto con quello che, occultamente, è detto il Logos solare . La linea lungo cui l’attività vibratoria del Maestro raggiunge il discepolo e successivamente lo trae entro l’aura, è questa:
a. L’atomo permanente buddhico o veicolo intuitivo del discepolo progredito;
b. I petali dell’amore del suo loto egoico;
c. Il corpo astrale nel suo aspetto più elevato;
d. Il centro del cuore.
- La radiazione che proviene dal livello atmico , o aspetto volontà della Triade spirituale. È l’espressione della facoltà del Maestro di penetrare entro il Consiglio di Shamballa , registrare il proposito del Logos planetario , ed elaborare il Piano , che, in ogni ciclo, è l’espressione di manifestazione della volontà divina. Questo aspetto dell’attività radiante del Maestro è di natura così elevata che soltanto l’alto iniziato può registrarlo. Viene trasmesso alla consapevolezza fisica del discepolo secondo questa linea:
a. L’atomo permanente atmico, centro della volontà spirituale, primo aspetto della Triade spirituale;
b. I petali del sacrificio del suo loto egoico;
c. Il corpo fisico eterico nei suoi aspetti più elevati;
d. Il centro della testa;
e. Il centro alla base della spina dorsale, che si attiva in risposta vibratoria degli altri quattro centri di trasmissione (vedasi schema n. 3).
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