Sei in: LA GRANDE INVOCAZIONE > 2009

LA GRANDE INVOCAZIONE - (PARTE DICIANNOVESIMA)


 

 

 

INVOCAZIONI
Introduzione
PARTE DICIANNOVESIMA

Per un cuore  raffinato è difficile vivere nei livelli inferiori,
la frattura fra il cuore e la sua patria spirituale è troppo grande,
eppure questi strati inquinati non avrebbero dovuto formarsi:
sono stati creati dagli uomini e a loro tocca la fatica di purificarli.

Quello stato di assenza che qualche volta notiamo,
non è di natura fisica, ma spirituale .
È causato dalla necessità inderogabile
d’apparire in luoghi lontani.
Abituatevi a tali chiamate, in tempi così ricchi
di tensione ovunque. Solo il cieco infatti
può pensare che domani tutto sarà come ieri.

Se vi esorto dicendo: “Aiutate col pensiero ”,
vi do segno di grande fiducia. Non a tutti si può chiederlo.
Bisogna che sia ben accertata la qualità della mente
e la concentrazione  dell’energia cardiaca.
Quei pensieri scelti funzionano come una radio potente.
Bisogna saper radunare tutta la propria devozione
e non intralciarli con sentimenti irrilevanti.
Ci vuole un uragano per tali trasmissioni
e stabilità di direzione.
È erroneo credere che il pensiero sia importante
solo per il mondo terreno: esso ha un valore
maggiore per quello sottile, nel creare
una collaborazione efficace.
Quando il mondo è in tensione
è proprio il pensiero che sovente ristabilisce l’equilibrio

Agni Yoga (Mondo del Fuoco I) 

 

>>CLICCARE QUI PER SAPERNE DI PIU'<<