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LA GRANDE INVOCAZIONE - (PARTE VENTIDUESIMA)

 




INVOCAZIONE
Introduzione
PARTE VENTIDUESIMA
 

“Io, io, io!” grida il bambino, quando non vuole
ammettere i grandi nei suoi trastulli.
Non è forse vero che fino ai sette anni la  mente
ed il cuore ricordano talvolta il diritto alla conquista
indipendente del mondo?
Poi tali memorie si affievoliscono e sovente
persino s’invertono. “Che in alto e in basso
si lavori per me! dice chi ormai ha dimenticato
di perfezionare se stesso.
Ma il bimbo ricorda ancora e difende
la sua indipendenza.
Se poi sussurra: “Come fare per ottenerla?”
è pronto per nuove esperienze e conquiste
dello spirito.
Ma non basta che tali espressioni
siano pronunciate:
devono essere notate e comprese.
Occorre un’attenta vigilanza per cogliere
queste chiamate,
Queste promesse del Mondo sottile.
Ecco un bambino che afferma:
“Finalmente sono nato”,
e tale espressione del desiderio di incarnarsi
è dimostrativo di quel Mondo.
Si possono citare molti casi di bambini,
che pronunciarono d’un tratto frasi
di grande importanza,
per poi ricadere nello stato normale.
Bisogna coltivare in sé memoria e premurosa
sollecitudine per il proprio ambiente,
Così si raccolgono molte informazioni preziose.

Agni Yoga (Mondo del Fuoco I).  

 

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