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MEDITAZIONE PARTE VENTISEIESIMA



MEDITAZIONE
Introduzione
PARTE VENTISEIESIMA 

L’uso della parola sacra   in meditazione ,
dev’essere studiato attentamente, considerando:
1). L’effetto creativo della Parola Sacra.
2). L’effetto distruttivo della Parola Sacra.
3). Il modo di pronunciarla, e l’uso:
a. Nella meditazione individuale.
b. Nell’opera di gruppo e di congregazione.
c. Per certi scopi specifici.
4). Il suo effetto sui corpi e sui centri eterici , e la loro
efficacia nell’attuazione dell’allineamento  egoico. 

L’uomo, quando medita, mira a due cose:
1). A formare pensieri, a far scendere dai livelli concreti
del piano mentale , idee astratte ed intuizioni.
Questa si può chiamare meditazione con seme.
2). Ad allineare l’Ego , ed a creare quel vuoto
Tre il cervello fisico e l’Ego, che provoca il flusso
Divino, e la conseguente rottura delle forme con la
Liberazione che ne consegue. Questa si può dire
Meditazione senza seme. 

Ad un certo periodo dell’evoluzione le due si
fondono, il seme è lasciato cadere e il vuoto
si forma, non tanto fra i veicoli inferiori e superiori,
quanto fra essi ed il piano buddhico , o dell’armonia,
quindi, risuonando la Parola Sacra, in meditazione,l’uomo dovrà (qualora lo faccia correttamente)
saper compiere sia l’opera creativa, sia quella
di distruzione,  allo stesso modo del Logos 

Lettere sulla meditazione occulta. (A.A.Bailey).
 

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