
SERVIZIO Introduzione PARTE TRENTADUESIMA
Molti manifestano la loro perplessità per il fatto che i fondatori degli Insegnamenti spirituali non poterono evitare varie malattie fisiche. Di solito questi interrogativi son posti proprio da persone che contribuiscono non poco a spandere quei malanni con il sospetto, il biasimo e con ogni sorta d’azioni contrarie all’opera spirituale. Bisogna saper vedere la tensione dell’organismo durante un’impresa spirituale. Nel suo desiderio di dare soccorso; esso assorbe le condizioni ambientali come un magnete. Che si possa prendere su di se stessi la malattia di un altro non è una favola. È un processo durante il quale si nota che la sofferenza non si trasferisce identica, ma va a interessare i centri più tesi o i più deboli. Non si creda che i dolori descritti nelle vite dei santi siano esagerati, al contrario, si tratta di pene acute e varie come l’umanità stessa. C’è qualcosa che possa alleviarle? Se non il filo d’argento della Gerarchia , sovente è il cuore che dà il segno d’avvio del raggio risanatore. La metà forse della cura starebbe non nelle medicine, ma nell’espellere quegli elementi nocivi che in abbondanza vengono iniettati da quelli che diffondono il contagio spirituale.
Agni Yoga (Cuore).
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