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QUARANTUNO

 

 

 

 

SERVIZIO

Introduzione

PARTE QUARANTUNESIMA

 

Lo yogi ha il compito di distruggere il terrore

della dipartita. Si può cadere in tale stato di

limitatezza anche trasferendosi nella città

vicina, e prendendolo già come un avvenimento.

Dopo si avrà paura anche di cambiare Abitazione.  

La gente inerte teme soprattutto la morte.

Teme persino di pensarci, e concepisce quel

momento di trapasso una condizione definitiva.

Anche la pelle del corpo si rinnova,

non per questo chiamiamo i becchini.

I detti sull’indistruttibilità dello spirito

si leggono In tutti libri che prendono

in considerazione quest’argomento.

 

Quando la coscienza migliora lo spirito si

qualifica per una missione speciale.

Ciascuna di queste contrasta con la vecchia

logica del mondo, e quindi incontra

difficoltà e pericoli. Pochi sanno gioire

quando si tratta di superare un ostacolo.

Molti sono persino propensi a rimpiangere quella

coscienza di medio livello scomparsa per sempre.

 

I comandi si fanno brevi e il lavoro si basa

sull’azione indipendente.

Gli amici diminuiscono e le ostruzioni

si ammassano come montagne invalicabili,

mentre le vittorie sembrano di nessun rilievo.

Gli effetti dell’energia più sottili non sono

discernibili. Quei dolori intermittenti, detti sacri,

sono una tortura. La divisibilità e la trasmissione

dello spirito restano inesplicabili.

Supremo si leva però il compimento dei

desideri per il Bene Generale.

La cooperazione spirituale cresce,

e lo spazio non la limita.

Le missioni assegnate sono causa di gioia,

sono il proprio inalienabile lavoro.

Certo questa gioia non si esprime con salti e capriole.

La giusta valutazione delle circostanze

fa severo il volto, ma la vita si trasforma,

e dalle alture si vedono le spire del

drago terrestre. L’assenza di paura, già

inculcata nel primo appello,

avvicina nuove onde di luce.

 

Agni Yoga

 

 

 

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