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QUARANTACINQUE

 

SERVIZIO
Introduzione
PARTE QUARANTACINQUESIMA

“ E con il bastone cancellò tutti i segni sulla sabbia”:
in questo gesto sta tutta la generosità del Maestro,
tutte le sue ricchezze, tutto l’oblio del passato e
l’incedere impetuoso del futuro.
Gli uomini, però, rendono usuali tutte le cose.
Non solo non sanno continuare con entusiasmo
intatto le loro azioni personali o dello stato,
ma neppure le spirituali.
Il lavoro d’ogni giorno santificato nel nome del
Maestro non è consueto né noioso. Se scordiamo
per cosa si lavora il tedio ci copre di una putrida
pioggia, e tutti i buffoni del mondo non ci
faranno sorridere.

Come ricordare il lavoro quotidiano del Maestro,
se la Sua creazione si disperde nello spazio
e i venti dissolvono i disegni? Ma il Maestro
cancella i segni con un sorriso, e non Si
stanca di spandere le scintille della vittoria.

I Maestri evitano di ripetere, ma talvolta sono
costretti a tornare su argomenti già trattati.
Badate a queste riprese; esse sono motivate
o da incomprensioni personali o da complicazioni
cosmiche che esigono un’attenzione
particolare. Ecco perché è necessario tornare
sull’atteggiamento nei confronti
dell’energia psichica o dell’anima. Certo essa
è inalienabile, ma può cadere in letargo e in
tal caso si cristallizza, senza agire.
Occorre affondare di nuovo l’aratro,
lavorando con sacrificio di sé.
Certo non uno solo dei suoi germi va perso,
ma bisogna risvegliare quegli strati; ecco perché
l’insegnamento condanna severamente
la presunzione, causa di ristagno.
È davvero meglio bruciare che dormire.

Agni Yoga

 

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