SERVIZIO
Introduzione
PARTE CINQUANTESIMA
Gli allievi dei Maestri hanno in sé la fratellanza, perciò
l’atteggiamento nei loro confronti non è
’indifferenza. Nel loro modo di vivere si rivelano
per gradi gli stessi elementi della Nostra Vita.
Ossia, il lavoro incessante, assenza del senso
di limitazione, anche della conoscenza, solitudine e
mancanza di una dimora in Terra. Essi comprendono
la gioia, poiché si realizzano le occasioni favorevoli.
Quando vedono il cuore di quelli che si aprono la via
verso l’identico giardino, come non provare gioia?
È di grande importanza non lasciarsi intimorire
dal lavoro interminabile.
L’alba freme di gioia nell’ora che la precede,
ora in cui il Buddha conobbe la grandezza del
Cosmo, e il Cristo pregò nel Giardino di Getsemani.
Religioni e leggi condannano l’intemperanza,
ma anche in questo caso ne tacciono la ragione.
Sulla temperanza sessuale il pensiero contemporaneo
insiste troppo, senza sapere che “il Lingam è il
vaso della saggezza”, ma con il passare del tempo
questa conoscenza degenerò in odiosi culti
fallici, e la religione insorse a proibire qualcosa
senza saperne esattamente il motivo. Mentre si sarebbe
dovuto dire semplicemente che il concepimento
é un atto così mirabile che non può essere
considerato alla stregua delle misure comuni. Certo La sostanza vitale può essere serbata
coscientemente, allora la qualità del lavoro
é del tutto diversa, e i progetti e le idee
si moltiplicano, i centri e il cervello sono
per così dire, riscaldati dal fuoco invisibile.
Ecco perché la temperanza non è una rinuncia
patologica ma ragionevole. Però i divieti sono
da eliminare. Questa è la legge della lotta spirituale.
Agni Yoga (Foglie del Giardino di Morya, Vol. II)
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