
INSEGNAMENTI Introduzione CINQUANTADUESIMA
Tutti sanno che esistono individui "senz’anima": non è una semplice immagine verbale, è una realtà chimica. Qualcuno interroga: “Costoro s’incarnano in tale stato deplorevole?”. È una domanda che dimostra l’ignoranza di una verità fondamentale, poiché nessuno può incarnarsi senza una riserva di energia ignea. Senza la torcia di Agni non si scende nel mondo fisico. È qui, fra le meraviglie della natura, che si sperpera, e per dissiparla non è per niente indispensabile commettere crimini violenti. Da vari insegnamenti si sa che anche certi furfanti si sono ravveduti. Lo sperpero di Agni avviene nella vita d’ogni giorno, quando lo spirito impigrisce e dorme. Sono le azioni triviali quelle che ne arrestano l’accumularsi. Si deve capire che quel tesoro cresce spontaneo, ma che le tenebre avvolgono il processo di miglioramento, il fuoco, impercettibile, abbandona quell’indegno ricettacolo.
Mirabile è la legge del moto eterno, evolutivo o involutivo. Mirabile è la legge per cui chiunque s’incarna porta con sé Agni, l’eterno, come un Lume nelle tenebre. Magnifica è la legge perciò – nonostante il karma – ogni viandante è munito di una torcia. Bella è la legge per cui è possibile la crescita del giardino di fuoco interiore, già dal settimo anno d’età: se anche i primi fiori sono modesti, se anche sbocciano in pensieri non grandi, pure sono segno di un incedere verso flussi mentali futuri. Quanti bei pensieri nascono nel cuore, a sette anni, quando le immagini del Mondo sottile non sono ancora scomparse del tutto dal cuore e dal cervello! La dissipazione può aver inizio proprio allora, se il suolo che alimenta la pianta è marcito. In casi di simile esaurimento è possibile dare un notevole aiuto o, per usare un’espressione antica, “prestare il fuoco”. È un merito che si compie con le azioni più minute. Per la terza volta dunque ho parlato di briciole. Con queste s’innescano Fuochi immensi.
Agni Yoga - Mondo del Fuoco Vol. I.
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