
FIORE DÌ LOTO Introduzione PARTE CINQUANTASEIESIMA
Con l’uso costante della meditazione occulta e il graduale acquietarsi della mente inferiore, con la concentrazione e la saggia pratica della meditazione di raggi egoico, equilibrata dalla meditazione di raggio personale, il rapporto tra il corpo causale e la personalità si fa sempre più intimo, e il canale che lì connette entrambi è sempre più sgombro e adeguato. Ciò ha originato il volgere della polarizzazione dall’inferiore al superiore, e poi la completa emancipazione da entrambe, la conseguenza è l’accentrarsi della coscienza spirituale. Abbiamo trattato l’argomento dal punto di vista Inferiore, che è quello dell’uomo nei tre mondi.
Ora invece ce ne occuperemo dal punto di vista del Sé superiore, dal livello egoico, e considereremo il rapporto di questo con la Gerarchia, con gli Ego circostanti e con lo Spirito. 1. L’Ego sul suo piano realizza coscientemente il suo rapporto con il Maestro, e cerca di trasmettere tale coscienza alla personalità. 2. Il Sé Superiore nel suo piano, non è impacciato da tempo e spazio, e (sapendo Il futuro altrettanto bene che il passato) cerca di avvicinare il fine desiderato e farne più rapidamente un fatto compiuto. 3. Il Sé Superiore o Ego, sul suo piano è in diretto rapporto con altri Ego dello stesso raggio e di un raggio corrispondente concreto o astratto e, comprendendo che il progresso si compie in formazione di gruppo, agisce su quel piano aiutando i suoi simili.
Lettere sulla meditazione occulta A. A. Bailey.
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