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CINQUANTASETTE

 

SERVIZIO
Introduzione
PARTE CINQUANTASETTESIMA

Avete ragione di parlare di una sola origine.
Proprio qui sta il nucleo centrale dell’evoluzione.
Questa cognizione è il massimo conseguimento
dell’Arhat
 in Terra. Quando l’umanità avrà
compreso la grande unione fra l’infinito
e particelle e conoscerà il mutuo rapporto
fra luce e tenebra, si potrà svelare il sentiero
del “Leone del Deserto”.
Quante cose sono attribuite ai fuochi
cosmici, senza tuttavia riconoscerli.
Dove gli uomini vedono una distinzione
fra due principi, l’Arhat scorge una
sola grande origine.

La relatività è stata accolta come verità
matematica, e tutti i calcoli precedenti
si sono dimostrati inesatti.
Una relatività simile esiste anche nel campo
dell’evoluzione. Anche le idee di luce e tenebra,
di felicità e dolore, di lavoro e riposo sono
soggette a quella legge.
Quando parliamo di progresso nel pensiero,
prevediamo la necessità di accettarla.
In effetti, l’idea di gradualità dell’ascesa
è mirabile. Lo Spirito realizza che l’ascesa
è la pagina della saggezza sulla quale si leggono
sia il potere del Cosmo sia le manifestazioni
del moto. Il progresso non può affermarsi
al livello più basso della grande origine.
Nei santuari dell’Atlantide si conosceva
quel grande principio.

AGNI YOGA.

IINFINITO Parte I.

 

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