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SESSANTACINQUE

 

 

 

 

 

 

 

INVOCAZIONE

Introduzione

PARTE SESSANTACINQUESIMA

 

Le energie ricevute, nel corso della meditazione,

devono essere usate per evitare la congestione

o l'eccesso di stimolazione;

dovrebbe essere un nostro dovere e privilegio

 utilizzarle con azione interiore o esteriore

a beneficio del genere umano.

La radiazione silenziosa e senza sforzo degli esseri

profondamente sviluppati rende possibile

l'azione potente anche a distanza.

La radiazione specifica, diretta verso un obiettivo

ben determinato, non richiede un grande "voltaggio",

 perché il suo effetto è accresciuto dalla focalizzazione

dell'energia che segue il pensiero.

       Che cosa si può particolarmente irradiare?

Si possono irradiare le idee formulate

in forme - pensiero colorate e rese vitali dalle qualità, aspetti

e attributi, quale l'amore, la luce, la gioia la forza e la volontà.

Come fare? Per prima cosa dobbiamo concentrarci

su cosa vogliamo irradiare, cercando di suscitare in noi

quella qualità e identificandoci con il messaggio,

l'idea, il sentimento o l'energia in questione.

Usiamo sia la radiazione spontanea che quella prescelta.

Secondo, dobbiamo irradiare la gioia che ne accresce

l'efficacia perché ha un effetto stimolante e vivificatore.

Subito dopo formuliamo e visualizziamo ciò che vogliamo

irradiare: un messaggio, una parola, una frase o un'immagine

e quindi colleghiamoci con il ricevente

 (persona, gruppo, nazione, umanità, ecc.),

visualizzandola e inviandole l'amore che collega e unisce,

proiettiamola su un canale o lungo un raggio di luce

sull'oggetto della nostra irradiazione;

in caso s'intenda fare un'irradiazione generale,

il fascio di luce va proiettato in ogni direzione:

al nord, al sud, all'est, all'ovest, in alto e in basso…

 

Continua.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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