
MEDITAZIONE
Introduzione
PARTE SETTANTADUESIMA
…I pericoli dell’uso errato della Parola
comporta, sono così grandi che noi non
osiamo far altro che indicare idee
basilari, principi fondamentali e lasciare
che l’aspirante compia da sé i passi
necessari al suo sviluppo e faccia le
opportune esperienze fino a trovare da sé
quanto gli occorre. Solo ciò ch’è prodotto dallo
sforzo autoimposto, dalla lotta strenua e
dall’amara esperienza ha valore duraturo e che
permane solo quando il discepolo – per mezzo di
insuccessi, successi e vittorie pagate
a caro prezzo e di quelle ore amare che
seguono la sconfitta – si adatta alla
condizione interiore, potrà scoprire che
l’uso della Parola ha valore in senso
scientifico e sperimentale. La sua deficienza
di volere, lo difende assai bene dall’uso
scorretto della Parola, mentre il suo tentativo
d’amare lo guida alla fine a interpretarla in modo
esatto. Solo ciò che sappiamo da noi, diviene
una facoltà inerente. Le affermazioni di un
istruttore, per quanto profondamente saggio
egli sia, rimangono solo concetti mentali,
fintanto che non facciano parte della vita di un
uomo in modo sperimentale.
Lettere sulla meditazione occulta. A. A. Bailey.
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