
MEDITAZIONE
Introduzione
PARTE NOVANTOTTESIMA
Meditando lo studente cerca di mettersi in contatto
con la fiamma divina che è il suo Sé Superiore
e anche con il fuoco del piano mentale.
Quando la meditazione è forzata o seguita
con troppa veemenza, prima che sia compiuto
l’allineamento tra i corpi inferiori e superiori
tramite quello emotivo, il fuoco può agire
su quello latente alla base della spina dorsale
(fuoco chiamato “kundalini”) e causarne
una prematura circolazione. Ciò provocherà
lacerazione e distruzione invece di produrre
la vivificazione e lo stimolo dei centri superiori.
Questo fuoco dovrebbe seguire una spirale
geometrica particolare, dipendente dal raggio dello studente e dal tipo di vibrazione dei suoi centri
superiori.
A questo fuoco dovrebbe essere permesso di
circolare solo sotto la diretta istruzione del Maestro
ed essere coscientemente distribuito dallo studente stesso,
seguendo gli specifici insegnamenti orali dell’istruttore.
Talora il fuoco può nascere e salire a spirale in modo
corretto senza che lo studente sappia
ciò che avviene sul piano fisico;
ma ai livelli interiori ne è consapevole,
solo che non è riuscito a farne scendere
la conoscenza nella coscienza del piano fisico.
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