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CENTODUE

 

 

 

INSEGNAMENTI

Introduzione

PARTE CENTODUESIMA

Due segni dell’autenticità di un Insegnamento sono: primo, lotta serrata per il Bene Comune; secondo, accettazione di tutti gli Insegnamenti precedenti congrui col primo segno. Si noti che la formula originale di un Insegnamento non contiene postulati negativi. Ma i seguaci superstiziosi circondano i Precetti di negazioni e ostruiscono il bene. Ne risulta quella formula rovinosa: “La nostra fede è la migliore”, o quell’altra: “Noi siamo i veri credenti; tutti gli altri sono infedeli”. Da ciò alle Crociate, all’Inquisizione, al mare di sangue sparso nel nome di Coloro che condannarono l’uccisione, non vi è che un passo. Non esiste azione peggiore che l’imposizione coatta della propria fede.

 

Chi vuole seguirci deve soprattutto obliare la negazione e vivere liberamente la nuova vita senza imporla a nessuno.

 

Gli uomini sono attratti dalla bellezza e dal sapere luminoso. La vera evoluzione è promossa solo da quell’Insegnamento che contiene ogni speranza, che rende bella la vita, che si esprime nell’azione. Certo la vita non è un mercato, dove comprare a buon prezzo l’ingresso nel Regno dei Cieli. Certo la vita non è una tomba, dove tremare in attesa del verdetto di un Giudice Ignoto!

 

D’accordo con le loro opinioni, i dotti hanno proposto questa ingegnosa consolazione: “L’uomo comincia a morire dal momento che nasce” — magro e funereo conforto. Noi diciamo invece che l’uomo nasce eternamente, e specie nell’istante che si dice della morte.

 

I servi di religioni distorte incoraggiano i loro accoliti ad acquistare lotti di terreno nei cimiteri, dove per contratti vantaggiosi giaceranno in modo più conveniente e onorevole di altri, più indigenti e quindi meno degni di lunghe preghiere. L’incenso per questi poveretti sarà scadente e le preci cantate in modo abominevole. Infine interrogate gli uomini: quale vero Insegnamento ha mai ingiunto questa pratica mostruosa? In verità, ne abbiamo abbastanza di tombe, cimiteri e intimidazioni!

Si sa quanto nobilmente i Maestri abbiano considerato il passaggio a manifestazioni future, senza mai darsi la pena di pensare a un posto al cimitero.

 

L’atteggiamento nei riguardi della morte è indice importantissimo della natura di un

Insegnamento, poiché denota come intende la reincarnazione.

Vi esorto a considerare la reincarnazione in modo rigorosamente scientifico.

Se vi sentite di proporre una qualsiasi altra struttura dell’universo, vi offriremo una cattedra di teologia, e vi promettiamo un funerale di prima classe; poiché invero agli occhi degli illuminati avreste già deciso di morire.

Leggete attentamente gli scritti dei Maestri già pubblicati, e sarete sorpresi di vedere che in ogni epoca hanno concordemente parlato del mutamento di esistenza.

Il Sentiero di Luce apparirà quando vi arrischierete a guardare in modo scientifico e senza pregiudizi.

Gli audaci sono con Noi — che la gioia li accompagni!

 

 

 

 

 

 

 

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