INVOCAZIONE
Introduzione
PARTE CENTOSETTESIMA
I poteri acquisiti in meditazione, le facoltà conseguite con l’assestamento dei corpi mediante la meditazione, le facoltà sviluppate in ciascuno dei veicoli con l’uso di definite formule in meditazione, la manipolazione della materia che è una delle funzioni dell’occultista (risultato di veicoli ben assestati che rispondono alla perfezione alle condizioni del piano) e il conseguimento della coscienza causale – che comporta l’abilità di includere in sé tutte quelle inferiori – sono troppo serie per poterne disporre con leggerezza; nel formare uomini secondo queste direttrici, l’insegnante incoraggia solo coloro cui si può fare affidamento.
Affidamento in che senso? Confidare che sappiano pensare in termini di gruppo e non in termini egocentrici, che usino la conoscenza acquisita riguardo ai corpi e al karma delle persone ad essi associate esclusivamente per assisterle con saggezza e non con propositi egoistici, e che sappiano usare i poteri occulti per promuovere l’evoluzione e lo sviluppo su tutti i piani degli schemi evolutivi designati dai tre Grandi Signori. Mi spiego:
Una delle cose che si verificano in meditazione, se praticata con regolarità e secondo istruzioni corrette, è il trasferimento della coscienza del sé inferiore a quello superiore. Ciò comporta la capacità di vedere ai livelli causali, di riconoscere intuitivamente fatti nella vita altrui, di prevedere eventi e circostanze e di conoscere il valore relativo di una personalità. Ciò può essere concesso solo quando lo studente sappia tacere, sia esente da egoismo e stabile. Chi possiede finora tutti questi requisiti?
Cerco di darvi un’idea generale dei pericoli inerenti a uno sviluppo prematuro dei poteri che si conseguono con la meditazione. Non cerco di scoraggiare, ma di insistere sulla purezza fisica, sulla stabilità emozionale e sull’equilibrio mentale prima di affrontare maggiori conoscenze.
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