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CENTONOVE

 

 

 

 

 

INVOCAZIONE

Introduzione

PARTE CENTONOVESIMA

 

    Le Formule. Il significato e perfino la struttura di queste formule sono così difficili da comunicare a parole, che ho esitato più volte prima di procedere, anche con un breve tentativo di delucidazione sull’argomento. Ma, pur non potendo trasmettervi che poco del loro significato, posso almeno costruire nelle vostre menti il concetto di queste formule. Sono idee dell’anima, in una presentazione di secondo raggio. Ci è stato detto che Dio geometrizza, con riferimento all’attività del secondo aspetto, e che una sottile forma geometrica sta dietro alla manifestazione exoterica.

 

    Queste forme trasmettono allo studente esoterico il simbolismo del mondo del significato. Dietro la matematica e i disegni geometrici, dietro la scienza dei numeri che cerca (finora senza alcun successo) di trasmettere la verità, ma che in modo misterioso condiziona il lavoro creativo, vi sono certe formule che, come ho detto, esprimono il significato, l’intenzione e il senso. Abbiamo brevemente considerato tre di queste formule. Parlando genericamente, esse condizionano il processo evolutivo attraverso le forme che sono il risultato dell’uso corretto di queste formule, in modo da dare una direttiva. Non so in quale altro modo esprimermi.

 

    Quindi, le tre direttive di cui abbiamo già trattato, incorporano ed esprimono il più antico appello invocativo  del mondo e (in funzione dell’età di questo appello) le tre formule hanno dato una direzione che nulla può modificare; le condizioni che ne risultano sono inevitabili:

 

Formula I .… Guidaci dall’oscurità alla Luce.

Formula II .… Guidaci dall’irreale al Reale.

Formula III ... Guidaci dalla morte all’Immortalità.

 

    Questo ci porta alla formula seguente e a considerarne il significato:

 

Formula IV ... Guidaci dal caos alla Bellezza.

 

    Questa formula è presentata sotto forma di un simbolo in continuo movimento, che è difficilissimo descrivere o far vivere davanti a voi. Davanti al ricercatore c’è un quadrato o un rettangolo, composto di una massa caleidoscopica di colori rudimentali che si muovono, palpitano e sono in costante indescrivibile confusione. Sovrapposto a questo quadrato c’è un sole radioso con una penombra composta dei sette colori del prisma, che irradiano dal sole in fasci ritmici regolari e producono una meravigliosa vampata di colori. Lo sfondo del quadrato rivela la sua confusione di colori, di tipo e qualità intenso e brillante; lo schema di bellezza che emerge (anche se appare sovrapposto) è traslucido, delicato e di una tonalità vivida e radiosa. Lo sfondo, più intenso, può essere visto distintamente attraverso la trasparenza. Questa formula varia secondo la polarizzazione di chi la visualizza e la studia. Se è focalizzato nella personalità, e quindi condizionato dal raggio della sua personalità, un tipo di energia influirà sulla sua coscienza. Se è cosciente dell’anima e lì focalizzato, allora l’effetto sarà prodotto da un altro tipo di energia. In questo modo emergeranno due immagini diverse. Ambedue giuste, ma l’agente che interpreta sarà diverso.

 

 

 

 

 

 

 

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