
MEDITAZIONE Introduzione PARTE VENTICINQUESIMA.
L’uomo quando medita, mira a due cose: Primo. A formare pensieri, e a far scendere, nei livelli concreti del piano mentale , idee astratte ed intuizioni . Secondo. Ad allineare l’Ego, o Anima , o Sé superiore, ed a creare quel vuoto tra il cervello fisico e l’Ego, che provoca il flusso divino e la conseguente rottura delle forme con la liberazione che ne sussegue. Questa si può dire meditazione senza seme.
Ad un certo periodo dell’evoluzione le due si fondono, il seme è lasciato cadere ed il vuoto si forma, non tanto fra i veicoli inferiori e superiori, quanto fra essi ed il piano buddhico , o dell’armonia, quindi, risuonando la Parola sacra in meditazione, l’uomo dovrà (qualora lo faccia correttamente) saper compiere sia l’opera creativa, sia quella di distruzione, allo stesso modo del Logos .
Lettere sulla meditazione occulta. (A.A.Bailey)
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