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SERVIZIOPARTETRENTASETTESIMA

 
 

 

 

SERVIZIO
Introduzione
PARTE TRENTASETTESIMA

La disciplina è da intendere come una collaborazione
volontaria organizzata, e questa ha grande importanza
fra i metodi educativi del cuore; ma fintanto che la
costrizione si annida in qualche luogo non può
esistere una tale forma di cooperazione, né
possono sbocciarne i risultati.
È una verità che ha la forza di un Comando.

Vedere nulla, udire nulla, ma fede fino al massimo
grado di conoscenza: ecco la caratteristica del
discepolo. Altra sua qualità è l’impegno ardente
del cuore, la capacità di discriminare nel grande e nel
piccolo, usare l’energia fondamentale, costante
desiderio di beatitudine, coraggio e pazienza.

È assurdo considerare l’essenza del discepolo o
dell’iniziato come sopranaturale; egli evolve in Terra,
come conduttore di cuori, si presta come punto focale
di nuove formazioni, nulla sfugge alla sua coscienza,
nessuna delle situazioni terrene apparentemente
insopportabili, ma il suo cuore sa come trasmutarle.

Gli uomini meschini hanno sempre paura di battersi,
o, più esattamente, temono quella condizione che
chiamiamo battaglia, ma questa è la sola definizione
che illustra quello stato che porta alla vittoria interiore;
si può così trovare posto anche per l’avversario,
quale pietra di paragone su cui affilare la spada.
Credo che si possano trasferire al Maestro
fervori fortificanti nella battaglia comune.

Agni Yoga (Cuore).

 

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