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CINQUANTACINQUE

 

MEDITAZIONE
Introduzione
PARTE CINQUANTACINQUESIMA

L’USO DELLA FORMA NELL’ELEVARE
LA COSCIENZA
 

Tre sono le cose da considerare:

  1. La coscienza stessa.
  2. La méta verso cui cerca di elevarsi.
  3. I gradi per cui ciò si consegue.

Ogni unità del genere umano è parte
della coscienza divina, ed è ciò che è
conscio o consapevole di qualcosa
esterna a se stesso – qualcosa che sa
di essere differente dal veicolo che
la racchiude o dalle forme che lo attorniano.

In questo particolare stadio d’evoluzione,
l’uomo comune è semplicemente conscio
della differenziazione, o di essere separato
da tutti gli altri membri della famiglia umana,
formando in tal modo un’unità frammezzo
ad altre unità. Accetta questa concezione,
e riconosce il diritto di ogni altra unità
separata di considerarsi come tale.

Questo stadio è seguito dal riconoscimento
del principio universale della Fratellanza;
il che implica un’ammissione teorica
e l’immergersi della coscienza nel
riconoscimento della coscienza umana,
nella sua interezza: questo è in verità
quello sviluppo di coscienza che pone
in grado l’uomo di realizzare le affiliazioni
di gruppo egoiche e il proprio posto
nella Gerarchia
umana sul suo piano.
Esso si riconosce, di fatto, come parte
di uno dei grandi Uomini Celesti.
Ciò in seguito si espande fino a un punto
di visione inconcepibilmente vasta –
quello del suo posto nel Grande Uomo
Celeste, rappresentato dallo stesso Logos

 

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