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CINQUANTANOVE

 

INSEGNAMENTI
Introduzione
PARTE CINQUANTANOVESIMA

Solo il bene è capace di sradicare il male.
È una verità molto semplice ma incompresa.
Il bene è normalmente inattivo nell’uomo
e non operante. Egli non riesce a immaginare
come il bene possa espellere il male,
stroncandone l’esistenza.
Il bene è il principio più attivo, più vitale
più inesauribile, ed è invincibile – pur essendo
un mondo crudele in tutto il suo agire.
Questa è una delle qualità più notevoli che lo
distinguono dal male, assieme all’assenza
totale d’egoismo e d’orgoglio.

Se dunque una religione con i suoi seguaci
mostra crudeltà non può essere di vero
legame con il Bene supremo! Come pensare
che un religioso possa essere crudele?
Se tale fosse, sarebbe nemico del bene,
non solo, ma mostrerebbe d’ignorare i veri fini
d’ogni religione. Il bene non può sanzionare
la crudeltà! Chi afferma il sacro insegnamento
del bene attivo deve saper dedicare tutto
il proprio tempo a glorificarlo, e non solo in
modo simbolico, ma con il fuoco del cuore.
Chi vuole avanzare deve essere attivo nel bene.
Da una vuota voragine deve costruire
 il suo vero e proprio Tempio.
Bisogna fare il bene nonostante i sentimenti
personali. Ogni atto di bene è una conquista
eterna. Quando le scorie del male saranno
da lungo tempo disintegrate, i luoghi del bene
fioriranno.

Mondo di Fuoco volume I. 

 

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