
MEDITAZIONE
Introduzione
PARTE SETTANTUNESIMA
La meditazione (per essere intrapresa con senno)
è per quelli che hanno raggiunto un punto evolutivo
in cui il corpo causale sia ben rifinito e ormai maturo,
e lo studente sia in uno degli ultimi gradi dell’Aula dell'Apprendimento. Ricordate che non mi riferisco alla meditazione mistica, ma a quella scientificamente
occulta. I pericoli sono dunque in pratica quelli di
perdere tempo, d’intensificare una vibrazione in modo
sproporzionato al livello delle altre, di una disforme
rifinitura, e di costruire in modo sbilanciato, ciò che
richiederà di essere rifatto in altre vite.
Desidero chiarire che non mi è possibile, né saggio,
né è cosa appropriata, darvi chiavi diverse nelle quali
può essere intonata la Parola Sacra (O.M.): non posso
far altro che indicare i principi generali.
Ogni essere umano, ogni unità di coscienza, è così
dissimile da qualsiasi altro che si può ovviare alla
necessità individuale solo quando da parte
dell’insegnante la piena coscienza causale, e l’allievo
abbia raggiunto quello stadio nel quale è disposto
a conoscere, osare e tacere.
Continua…
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