
FIORE DI LOTO
Introduzione
SETTANTOTTESIMA
Il discepolo si è tanto purificato che i suoi pensieri
e i suoi desideri non inquietano il Maestro,
e non causano vibrazioni contrarie nel gruppo.
È stato messo alla prova e non trovato in difetto.
La sua vita di servizio nel mondo è più concentrata
e perfetta e giornalmente egli accresce la sua capacità
di dare e arricchisce le sue doti.
Ciò riguarda il suo rapporto con un Maestro
e con un’anima di gruppo.
Non dipende dal conseguimento di un’iniziazione.
Questa è una questione tecnica e può essere
espressa in termini di scienza esoterica.
Si può conseguire un’iniziazione senza essere
ancora un ”figlio del Maestro”.
Il discepolato è un rapporto personale, retto dal karma
e dall’affiliazione e non dipende dallo status
rivestito nella Loggia. Tenetelo ben presente.
Si conoscono casi in cui un uomo, con la propria diligenza,
ha acquisito i requisiti tecnici per l’iniziazione prima
di essere affiliato a un Maestro particolare.
Questo ulteriore rapporto di “figlio” è di una peculiare
dolcezza tutta sua e comporta alcuni privilegi.
Il discepolo può allora sollevare il Maestro da qualche
fardello che grava sulle Sue spalle e alleviarlo
di qualche responsabilità, permettendogli di intraprendere
un’opera più estesa. Da qui l’importanza data al servizio,
poiché è solo servendo che l’uomo avanza.
È la nota fondamentale della vibrazione del secondo
livello astratto. Durante questo periodo il Maestro
conferisce con il Suo “Figlio” e predispone l’opera
da svolgere secondo il loro concorde punto di vista.
In tal modo Egli sviluppa in lui la discriminazione
e il giudizio alleggerendo il proprio carico
per certi versi e liberandosi per altra opera importante.
Lettere sulla meditazione occulta. A. A. Bailey.
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