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OTTANTASETTE

 

 

 

 

 

 

 

INSEGNAMENTI

Introduzione

PARTE OTTANTASETTESIMA

 

Non può essere il caso a guidare il progresso

dell’umanità, ma questa non capisce la legge

che edifica la vita universale.

L’antico Insegnamento secondo cui i resti mortali

appartengono alla Terra, indicava l’affinità

 dell’uomo con gli elementi.

Ma il grande Insegnamento sapeva che la separazione

degli elementi conduce solo alla loro fusione finale.

ll Magnete cosmico costruisce nel corso dei millenni,

e più la materia è pura, più elevata

si manifesta la nuova destinazione.

L’Agni Yogi crea col suo spirito un percorso spirituale

ascendente, che è preordinato dalla Ragione cosmica.

Quando lo spirito sa collaborare con le energie superiori,

Noi diciamo che ha accolto la vita del Magnete cosmico.

Se invece non recepisce l’energia creativa del Fuoco,

diciamo che respinge la vita.

È precisamente la vita quella che viene rifiutata,

e Noi Arhat apprezziamo sommamente la manifestazione

di questo fuoco interiore che avvolge ogni cosa.

Con il Fuoco da Noi irradiato si può accendere

qualsiasi fiamma di creatività.

Molte e grandi sono le leggi del Cosmo — una catena

complicata, ma bella.

Complessità e progresso vanno di pari passo.

Solo con un’eterna tensione si raggiungono

i livelli prescritti, e allora il dolore genera gioia.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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