UNIONE MEDIANTE IDENTIFICAZIONE CON IL TUTTO
Carlo Setzu
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Solo chi ha sopportato la disciplina del Sentiero comprende quanto sia severa la vera libertà, infatti, l’uno la volge in licenza, un altro in irresponsabilità, un terzo ne fa un folle orgoglio. Bisogna invece, riconciliarsi con la Gerarchia e la sua conoscenza e apprezzare l’austerità del volere o volontà responsabile.
Il Maestro sa ciò che è lecito per conoscenza diretta, ma il discepolo stabilisce la responsabilità mediante il possesso spirituale, le altre cose sono strumenti da restituire perché ormai inutili. “Ogni genere di combattimento vuole le sue armi”. “La spada è ormai corta per te”. “Ti darò l’asta di luce e frecce che volano lontano”. Il desiderio insaziabile di perfezione nasce quando si comprende l’imperfezione.
La depravazione del mondo sottile, causata dal corrotto mondo terreno, impedisce all’umanità di procedere incessantemente verso la perfezione, quindi la guarigione deve partire da questo; dunque lo studio e la pratica dello yoga non è solo perfezione di se stessi, ma anche miglioramento del mondo sottile. Lo Yogi, mutando coscientemente il suo stato, non solo abbrevia la pausa fra le incarnazioni, ma indirizza immediatamente il pensiero verso imprese utili.
Quelli che vogliono influire sull’uomo con i pensieri più degradanti sono innumerevoli, ma per salvarlo basta avere potenza e trovare il giusto ritmo del comando, perché lo yogi ha il dovere di espellere le influenze perniciose. Se egli è abbastanza puro e non teme di chiamare a sé quell’ospite indesiderato, può impiegare la propria volontà. Solo l’intervento di un volere fermo e puro può porre fine a quel disordine che colpisce qualunque età e stato sociale.
Lo yogi sa come trasmettere le parole dell’insegnamento, con parsimonia, ma saggiamente. Dare tutto a tutti è una grave calamità. Si dice che pochi ma saldi tronchi costituiscono la futura foresta; i piccoli arbusti si divorano a vicenda; da qui si può capire le norme di crescita degli organismi superiori.
Le formule magiche proclamate in pubblico sono frutto di menzogna. Di certo lo yogi è l’opposto del così detto mago. Il mondo astrale è stato separato dal fisico proprio e soprattutto dalle arti magiche, infatti, la medianità è buona compagna della magia dei ciarlatani.
Per lo yogi non esiste distinzione fra conoscenza buona e cattiva. Egli ne assimila ogni specie e ne fa uso, perciò trasmuta ogni sorta di sapere, poiché tutti i materiali sono necessari.
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