LA MENTE E LE FORME PENSIERO
Carlo Setzu
Prima parte di due
Il corpo mentale è uno dei veicoli dell’Ego, il quale risiede nel corpo causale e dove si esprime col pensiero astratto; il corpo di cui parliamo, “lavora” ugualmente nei corpo astrale e fisico dell’uomo; l’Ego si esprime e agisce come Osservatore distaccato, tramite l’intelletto.
È bene tenere presenti che la quinta razza, la nostra, nello stadio odierno di evoluzione, sta sviluppando il corpo mentale concreto. Principali funzioni del corpo mentale:
· Serve da veicolo al Sé allo scopo di concretizzare il pensiero.
· Esprime tali pensieri concreti per mezzo del corpo fisico, agendo attraverso il corpo astrale, il cervello eterico e il sistema cerebro-spinale.
· Sviluppa i poteri di memoria e immaginazione.
· Serve, man mano che l’evoluzione procede, quale veicolo separato di coscienza sul piano mentale.
· Assimila i risultati delle esperienze raccolte in ciascuna vita terrena e passa la loro essenza all’Ego, che è il vero uomo vivente nel suo corpo causale.
L’unità mentale rimane stabile durante tutte le incarnazioni. Esso appartiene a uno dei sette raggi e ha il compito di conservare i risultati di tutte le esperienze acquisite durante le incarnazioni.
Quando l’uomo ha imparato a seguire soltanto gli impulsi del Sé, il suo corpo mentale diviene un riflesso del corpo causale.
Il kama-manas (desiderio-mente) è il sé personale dell’uomo; è il manas inferiore che conferisce la nota individuale, per cui la personalità riconosce se stessa come “io” e, diventando intellettuale, si crede un’entità separata da tutti gli altri esseri, e non si rende conto dell’unità esistente di là dei suoi sensi.
Le impressioni ricevute dal corpo astrale sono meno durature da quelle ricevute dal corpo mentale che le riproduce costantemente, servendosi della memoria e dell’immaginazione.
Il manas inferiore, quando conquista e sottomette kama (il corpo emozionale), diventa la guida delle più elevate facoltà mentali.
La certezza di poter dirigere se stessi proviene dalla consapevolezza che la natura superiore può dominare quella inferiore, quantunque quest’ultima opponga una strenua resistenza. Questo avviene quando il volere dell’uomo, che proviene dall’interno, padroneggia le circostanze esterne, perché guidato dalle esperienze accumulate.
Con il controllo di kama, il manas superiore diventa sempre più capace di trasmettere gli impulsi provenienti dall’Ego e che fluiscono nel cervello mediante il manas inferiore. L’Ego si manifesta soltanto quando le tempeste sono finite e la calma è profonda, solo allora “la Voce parla”.
L’Ego o Anima, quantunque sia onnisciente sul suo piano, nei mondi inferiori lo sia solo in latenza, e raramente il manas inferiore afferra qualche lampo nel cervello fisico della conoscenza proveniente dal corpo causale, sorgente principale di ogni sapienza.
Bisogna tenere presente che quando il corpo mentale è colpito da un’onda pensiero, sorge una tendenza a produrre un pensiero simile a quello sorto nella mente di chi ha dato origine all’onda e la sua potenza dipenderà dalla forza e dalla chiarezza con cui è stata costruita.
Tutti quelli che pensano hanno quindi una grande responsabilità, perché inevitabilmente i loro pensieri colpiranno una grande quantità di gente. Perciò noi dobbiamo costantemente irradiare pensieri d’amore, di calma, di pace, d’aiuto e di buona volontà, servendoci della potenza del pensiero.
La potenza di pensiero di più persone formulata all’unisono è sempre più potente della somma dei loro pensieri separati, perciò è molto utile che ci siano riunioni costanti di gente capace di generare forme-pensiero di alto livello. La produzione di forme-pensiero avviene seguendo alcuni principi:
· La qualità del pensiero determina il colore.
· La natura del pensiero determina la forza.
· Il carattere definito del pensiero determina la chiarezza dei contorni della forma.
· La forza del pensiero e dell’emozione determina la grandezza della forma-pensiero.
· La durata dipende dal sostentamento che è fornito, dopo essere stata generata, mediante la ripetizione del pensiero, sia da parte del creatore sia da parte di altre persone.
Se il pensatore è molto evoluto e il suo pensiero è potente, la forma-pensiero s’innalza sopra il piano mentale, ammantandosi di materia del piano buddhico, costituendo una grande forza benefica. Ogni individuo produce tre tipi di forme-pensiero:
· Quelle che, non essendo concentrate, né sul pensatore, né particolarmente dirette su altre persone, sono lasciate dietro come una specie di scia che segna la sua strada.
· Quelle che, essendo concentrate sul pensatore, ondeggiano attorno a lui e lo seguono ovunque egli vada.
· Quelle che escono come un dardo dal pensatore dirette verso uno scopo o un oggetto definito.
|