ENERGIZZARE LE FORME PENSIERO
CON PRECISIONE.
Carlo Setzu
Parte Prima di Due
Un’idea incarnata è letteralmente un impulso positivo che emana dai livelli mentali e si riveste di un velo di sostanza negativa. Questi due fattori saranno a loro volta ritenuti delle emanazioni provenienti da un centro di forza ancora più grande, che esprime il proposito mediante entrambi. Una forma - pensiero costruita dall’uomo è l’unione di un’emanazione negativa e di una positiva; queste due sono le emanazioni di un’unità, ossia il Pensatore coerente.
Quando l’uomo impara a creare coscientemente ciò che fa con l’organizzazione del pensiero con la concentrazione e la meditazione, egli procede più lentamente perché deva fare due cose importanti prima di poter portare avanti il processo creativo:
1. Entrare in contatto e comunicare con l’Ego o Angelo Solare.
2. Studiare il processo di creazione e renderlo gradatamente conforme alla legge evolutiva naturale.
3. Quando l’individuo è esperto nella meditazione, il lavoro di creazione del pensiero procede con rapidità sempre crescente fino sorpassare (su un giro superiore della spirale) l’attività del precedente periodo inconscio.
4. Comincia da prima con l’organizzare sul piano mentale il materiale occorrente. È su quel piano che l’impulso prende la forma primaria. Sul mondo del desiderio o astrale è proseguito in gran parte il processo di vitalizzazione, poiché la durata della vita d’ogni forma pensiero (anche quella del nostro sistema solare) dipende dalla persistenza e dalla forza del desiderio.
5. Sui livelli eterici del piano fisico ha luogo il processo di concretizzazione fisico. Gradatamente che il veicolo fisico assume le proporzioni necessarie, la forma pensiero si separa da chi gli ha dato forma. Ogni idea abbastanza forte, si materializza inevitabilmente nella materia fisica densa, ma il lavoro principale del suo creatore cessa dopo che ha operato sui livelli mentale, astrale ed eterico. La risposta fisica densa è automatica e inevitabile.
6. Dopo aver affermato l’idea e discriminato accuratamente il movente che vi sottostà, accertandone così il fine utilitaristico e il valore per il gruppo nel servizio all’umanità. L’uomo deve fare certe cose, che per amore di chiarezza possiamo riassumere in alcune affermazioni.
7. Prima di tutto deve mantenere l’idea sufficientemente a lungo per essere registrata fedelmente dal cervello fisico. Frequentemente l’Ego “farà attivare” al cervello qualche concetto, qualche particolare del piano, e tuttavia dovrà ripetere continuamente il processo per un periodo piuttosto lungo prima che la risposta fisica sia tale che l’Angelo solare possa essere sicuro che è stata ricevuta e registrata intelligentemente. Quando la reazione fra i due fattori, l’Ego e il cervello fisico ricettivo, è stabilita, l’interazione è reciproca e i due sono intonati fra loro, ha inizio il secondo stadio. L’idea è concepita. Segue allora il periodo di gestazione, diviso in vari stadi. L’individuo pensa all’idea, vi riflette, mettendo con ciò in attività la materia mentale e attraendo verso il pensiero in germe il materiale necessario per rivestirlo. Si raffigura il contorno della forma-pensiero, vestendola di colore e stabilendone i dettagli. Di qui si vede la grande utilità di una vera immaginazione e del suo ordinato uso scientifico. L’immaginazione è di origine kama manasica , non essendo né puro desiderio né pura mente, ed è un prodotto puramente umano, che è sostituito dall’intuizione nell’uomo perfetto e nelle Intelligenze superiori della natura.
8. Quando la volontà o impulso iniziale è abbastanza forte, e quando l’immaginazione o potere di visualizzare, è adeguatamente vivida ha inizio la seconda parte del periodo di gestazione, e la vitalizzazione col desiderio incomincia. L’azione reciproca dell’impulso mentale e del desiderio produce quello che si può chiamare un pulsare nella forma dell’idea che si organizza, la quale diventa viva. È ancora soltanto nebulosa, e molto tenue, ma mostra i segni dell’organizzazione e lo schema della sua forma. Gli studiosi devono ricordare che l’intero processo è ora condotto, durante lo stadio che desideriamo, dall’interno del cervello.
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