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ENERGIZZARE LE FORME PENSIERO

CON PRECISIONE.

Carlo Setzu

Parte Seconda di Due

 

Un successivo stadio del periodo di gestazione si ha quando la forma pensiero, rivestita di materia mentale e vitalizzata dal desiderio, si appropria di uno strato di materia astrale e può così funzionare tanto sul piano astrale che su quello mentale. Qui la crescita è rapida.

Bisogna tener ben presente che il processo di costruzione nella materia mentale procede simultaneamente, anche lo sviluppo ora è duplice. Qui il costruttore cosciente deve stare attento a mantenere l’equilibrio e a non lasciare che l’immaginazione assuma indebite proporzioni. L’elemento manasico e quello kamaico devono essere proporzionati, altrimenti si vedrà la manifestazione troppo comune di un’idea concepita e coltivata in modo sbagliato, e perciò impossibilitata a fare la sua giusta parte nel piano evolutivo, non essendo altro che una grottesca deformazione.

L’idea raggiunge ora uno stadio critico e dovrebbe essere pronta per riappropriarsi della materia fisica e per prenderne una forma eterica. Quando giunge sul livello eterico, riceve quell’impulso finale che la condurrà a ciò che si può definire la sua “attivazione”, ossia la ricezione dell’impulso che motiva e che condurrà alla sua dissociazione da ciò che l’ha originata e la inciderà ad assumere:

  • Una forma densa.
  • Un’esistenza separata.

Si ricordi che la forma-pensiero si è trasferita dal piano mentale, ha preso un involucro astrale e ora similmente raccoglie intorno a sé un corpo di materia eterica. Quando ha raggiunto questo stadio, la sua vitalizzazione procede parallelamente, e si approssima l’ora dell’esistenza separata.

            Via via che la vitalizzazione è perseguita e l’energia è riversata nella forma pensiero dall’uno o dall’altro dei centri, il costruttore cosciente comincia ad allargare la sua influenza per inviarla a compiere la sua missione qualunque essa sia, per renderla occultamente “radiante” affinché le sue vibrazioni emanino e si facciano sentire, infine per renderla magnetica affinché qual cosa della forma pensiero susciti una risposta in altre forme pensiero o dalle menti con cui viene in contatto.

            Quando questi tre obiettivi sono stati raggiunti, la vita della forma è così forte da poter proseguire il suo piccolo ciclo vitale e compiere il suo lavoro, restando collegata al suo creatore solo con un sottile filo, di sostanza radiante, che è una corrispondenza del sutratma. Esso collega i corpi dell'uomo all’identità interiore e alla corrente magnetica che, emanando dalla vera Identità, il Logos solare, collega il Creatore del sistema solare con la sua grande forma pensiero mediante una corrente d’energia del Sole spirituale Centrale a un punto nel centro del sole fisico.

            Fino a quando l’attenzione del creatore di una forma pensiero grande o piccola che sia è volta a essa, quel legame magnetico persiste, perché la forma è vitalizzata, e il lavoro prosegue. Quando il lavoro è stato compiuto e la forma pensiero è servita allo scopo, ogni creatore, coscientemente o inconsciamente, volge altrove l’attenzione e la sua forma pensiero si disintegra.

            Di qui si vede il significato occulto di tutti i processi occultamente implicati dalla vista. Fino a quando l’occhio del creatore si posa su ciò che è creato, la sua creazione perdura; basta che il creatore ritragga “la luce dal suo volto”, e ne segue la morte della forma pensiero, poiché la vitalità o energia segue la direzione dello sguardo. Perciò quando l’uomo in meditazione considera il suo lavoro e costruisce la forma pensiero per il servizio, occultamente sta guardando e quindi energizza; comincia a usare il terzo "occhio" nel suo secondo aspetto.

            Quando la forma pensiero sia stata vitalizzata e, la sua forma eterica completata o “sigillata”, come suole dirsi, allora può conseguire la forma fisica densa, se si vuole. Questo non significa che le forme pensiero individuali di ogni uomo prendano della sostanza densa su quella eterica, ma che esse sfoceranno in attività sul piano fisico.

            Un uomo scopre come costruire una forma-pensiero di qualità e tono particolare e come energizzarla con la propria vita, per avere così – sui livelli mentali – una piccola creatura, figlio della sua volontà, da usare come messaggero o per manifestare un’idea.

Infine, dopo aver costruito una forma-pensiero, il servitore dell’umanità deve imparare il modo di inviarla alla sua missione, qualunque sia, mantenendola nella debita forma, per mezzo della propria energia vitale, facendola vibrare al proprio ritmo, e infine produrne la distruzione quando abbia compiuto la sua missione.

 

 

 

 

 

 

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