SINTESI SOGGETTIVA
Carlo Setzu
Quarta Parte di Quattro
La Telepatia
Le comunicazioni telepatiche si dimenticano facilmente per la natura stessa della trasmissione, perché interessa diversi centri speciali diversi da quelli dell’audizione ordinaria. L’emissione non dipende da una tensione forzosa della volontà, bensì dalla chiarezza e purezza della coscienza.
Di norma il plenilunio favorisce le comunicazioni telepatiche, ma lo stato emotivo crea instabilità, dovuta alle vicende personali o ambientali che si introducono nella linea di trasmissione; anche un eccessivo desiderio di carpire la comunicazione causa un’interruzione. Ciononostante nessun apparato fisico può essere paragonato all’energia psichica. Esistono onde invisibili e inaudibili potentissime, ma quando si scopre l’inesauribile fonte dell’energia psichica, una moltitudine di pericoli scompaiono.
La maggioranza del genere umano non vigila sui propri pensieri, né si da pena di osservare le cause e le conseguenze, eppure, quali grandi esperimenti si possono condurre senza indugio, nel bel mezzo della vita quotidiana! Non occorrono condizioni particolari, solo attenzione e mobilità di coscienza. Per esempio, sperimentando sulle trasmissioni telepatiche si può osservare quali fattori interni ed esterni ne influenzano la qualità; lo stato di vigilanza o sonnolenza, d’irritazione, di gioia, di stanchezza o di tensione alacre reagisce fortemente sulla qualità e intensità dei messaggi; inoltre, anche il carattere personale vi lascia la propria impronta. Sarebbe opportuno registrare tutte le trasmissioni telepatiche, per proseguire le osservazioni con profitto; devono essere annotate in base alla prima immediata sensazione, senza tanti ragionamenti.
Al pensiero e alla suggestione non occorrono parole, poiché l’efficacia non sta nel loro significato ma nel ritmo, e soprattutto nel loro contenuto di pensiero. Si deve insistere nella fiducia, senza la quale non si crea il ritmo non si evoca il successo e non si avanza. Talvolta per malizia, un uomo afferma di comportarsi secondo le sue proprie intenzioni, mentre in realtà agisce sotto suggestione, tramite pensieri non suoi, e tenta di ascrivere tutto a se stesso.
Non è possibile individuare l’inizio e la fine di una sequela di correlazioni. Come nell’universo esistono corpi celesti remotissimi fra loro che pure interagiscono mutualmente in modo intenso, così anche i fluidi umani possono reagire a grandi distanze; e fra il mondo fisico e il sottile si percepisce, altresì, una rete complessa di mutui scambi, ossia emissione di fluidi regalata dai principi magnetici (non trasmissioni mentali) in quanto afflusso continuo di energia primaria
È bene consigliare ai fratelli d’inviarsi reciprocamente pensieri benefici a ore fisse. Così facendosi si rafforza il bene e si disinfetta lo spazio, perché i veleni inquinanti colpiscono l’uomo e precipitano sugli oggetti e vi lasciano sedimi difficilmente eliminabili. Un giorno si saprà distinguere l’aura, e alcuni sensitivi ne sentiranno le reazioni. Per purificare l’ambiente non c’è di meglio che il pensiero benevolo, ma bisogna imparare a farlo: non occorre che siano composte di parole, basta un sentimento buono e diretto. Così è possibile, nel bel mezzo della vita di ogni giorno, compiere grandi imprese di bene.
La telepatia fu riconosciuta molto prima della trasmissione del pensiero; per l’uomo è più facile inviare sentimenti che pensieri; persino il termine telepatia è preferito all’altro, che sgomenta molti. Uno psichiatra è proclive ad ammettere un fenomeno telepatico, ma fare altrettanto per una definita trasmissione di pensiero sarebbe per lui molto pericoloso. Tutto ciò è molto ingiusto, e bisogna ristabilire la verità.
L’amicizia sta nel silenzio; in quello stato superiore un pensiero sostituisce molte parole. È possibile comprendersi a vicenda pur pensando in lingue diverse. Il mistero di questa comunicazione mentale è uno dei grandi fenomeni dell’anergia primaria.
Le trasmissioni connesse all’invio di pensiero, attraversando l’aura, ne porta seco dei frammenti – particelle di esso aderiscono al filo di connessione. Chi emette molto pensiero eietta un gran numero di particelle della propria aura. Ecco perché quest’attività mentale è soggetta all’influsso di correnti avverse, inoltre, il rammendo del tessuto richiede tempo ed energia. Da ciò non si deduca che sia meglio non pensare, si ricordi piuttosto che questo sacrificio di spesa dell’aura evoca un corrispondente rafforzarsi dell’energia primaria. Chi dà riceve.
A volte i processi mentali sembrano arrestarsi. Ciò non è da ascriversi a un declino dell’energia: al contrario, quel che accade è proprio un’emissione d’energia, tanto intensa che essa agisce per linee interne; naturalmente questo afflusso può essere cosciente o no, ma certo porta soccorso e protezione. Se gli occhi fossero veramente aperti si vedrebbe allora una specie di nube vorticare dattorno, poiché la coscienza è pronta a dare soccorso interiore che il flusso non s’accorge di quel benefico intervento.
Trascendere il tempo
Il senso di separatività che distingue il soggetto percipiente dall’oggetto percepito è un’illusione, una proiezione mentale, persino lo spazio/tempo è un prodotto di maya, un ennesimo inganno della mente concreta che ci mostra le cose in successione, come tanti fotogrammi impressi su di una pellicola, mentre tutto esiste già qui ed ora in senso olografico. L’universo visto dal punto di vista assoluto è Uno che contiene il passato, il presente e il futuro senza distinzioni.
L’Assoluto non è contenuto in una forma transitoria, ma lo spirito di questa esprime la Ragione assoluta. L’involucro del seme cosmico è soggetto al tempo nelle sue trasformazioni, ma il suo spirito permane oltre il tempo. Così la forma cosmica si rinnova eternamente.
In ogni esempio di ricezione umana è tale l’impulso all’unione con le energie cosmiche che è difficile isolare una manifestazione spaziale. Accanto ai fenomeni tangibili l’umanità dovette crearsi la misura del tempo, poiché senza passi successivi non potrebbe essere certa della propria crescita. Pertanto ogni misura indica un grado evolutivo.
L’uomo concepisce il mondo in maniera ben lontana dal vero, e solo quando tale concetto sarà conforme alla Verità cosmica ci si potrà attendere da lui un impegno adeguato. La limitazione della coscienza è una condanna per lo spirito; essa ha il potere di annientare le possibilità migliori. E quando la consapevolezza si accontenta del solo mondo visibile non c’è unione con il Cosmo. Solo se essa abbracci il mondo in prospettive di grandi imprese può veramente collaborare con l'Universo.
Il pensiero ha un grande potenziale perché ha la capacità di trascendere il tempo e le distanze e si ammassa nello spazio, perciò siamo responsabili delle sue qualità, possiamo immaginare un coro poderoso di pensieri armonici e creare il nostro futuro.
La cultura, è il culto della luce. Noi abbiamo una grande responsabilità davanti alla luce, dal momento che ogni singolo pensiero oscura o rischiara lo spazio.
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