UNIONE MEDIANTE IDENTIFICAZIONE CON IL TUTTO
Carlo Setzu
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L’auto/distruzione attende al limite della mediocrità, della sfiducia e dell’egoismo, possono trascorrere diecine d’anni, ma inizia al momento stesso in cui si nega l’esistenza della Gerarchia, perché senza di Lei non può esserci il moto progressivo, l’uomo si avvierebbe verso l’abisso e l’umanità, disunita, vorticherebbe senza meta. Il Fuoco non può essere occluso, è inevitabile che irrompa, travolgendo tutte le ostruzioni.
La resurrezione e l’immortalità sono concetti che indirizzano il pensiero alle basi dell’Essere, ma anche queste verità inconfutabili sono per gli uomini causa di discordia, anziché di cooperazione. Molte correnti di Benedizione piovono sulla Terra, e sono molto più frequenti che non si pensi, eppure quei doni sacri sono accolti solo raramente dall’uomo, meno di quanto non si possa sperare. È uno strano modo d’interpretare la legge del libero arbitrio. Le forze oscure cercano, in tutti i modi, di arrestare quei flussi di benevolenza, la loro volontà egoistica incoraggia molte perversioni, talvolta compaiono lampi di pensiero benefico, subito estinti come dalla pressione di una mano nera. Questi sono tempi che non hanno precedenti, è ingannevole per chiunque continuare a considerarli normali. L’Aquila nera lotta con gran ferocia, ma all’alba sopraggiunge l’Aquila bianca, con tutte le forze della Beatitudine!
A buon diritto, sostenere che l’esistenza di un Governo invisibile lascia perplessi molti uomini, ma se si ammette la presenza di un governo occulto dell’ombra, perché non dovrebbe esisterne uno luminoso? La mente umana sarebbe tanto atrocemente oscurata da riconoscere solo ciò che è tenebroso piuttosto che pensare alla Luce? Oggi in realtà si riconoscono le forze nere, e più di una volta se ne sente parlare, che sono universalmente compatte, ma si diffida specialmente del governo del Bene, non si ha l’abitudine di stare solidali nel Bene, anzi, proprio il Bene è il primo pretesto di disunione. Tutti gli scompensi del pianeta si possono ascrivere alla totale discordia esistente fra quelli che potevano unire le loro forze per il Bene e non lo hanno fatto. È veramente deplorevole che neppure in un tempio i cuori umani risolvano di cooperare, persino un singolo gesto d’amicizia è già una favilla di cooperazione.
Gli elementi non sono sempre identici nel Cosmo, poiché mutano di qualità, non è lecito considerarli tali. Solo il fuoco del cuore connette, con il suo magnete, tutte le strutture del mondo; bisogna riconoscere questa sua supremazia. È un tesoro da utilizzare in qualsiasi settore della vita. C’è una sola Luce in tutto il mondo, essa rischiara le più remote lontananze, e non ha nulla di misterioso né di sovrannaturale. I minori tra i discepoli hanno anch’essi udito di questo fuoco che tutto pervade, pur senza comprenderne l’uso.
È tanto difficile correlare fra loro osservazioni compiute in campi diversi della scienza? Si avvicina l’ora che sarà necessario un accordo completo fra gli studiosi dei settori più disparati, bisognerà combinare le scoperte d’antiche culture con le indagini meccaniche fisiche. Si troveranno scheletri di giganti assieme ad oggetti che richiederanno studi vari e profondi, ed infine bisognerà riprendere l’antica conoscenza del firmamento per spiegare certi strani mutamenti planetari. Occorre una salda unione di base per espandere le prospettive dei nuovi scienziati.
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