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UNIONE MEDIANTE IDENTIFICAZIONE CON IL TUTTO

Carlo Setzu

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       La Gerarchia, in una nuova fase creativa, è impegnata anche a radunare gli spiriti della sesta razza, mediante lo yoga di sintesi. Ciò accade perché molti esseri umani reagiscono all’energie universali che fluiscono parallele all’Agni yoga.

 

       La Via di Shamballa non si apre con l'educazione, né con l'esperienza, né con l'ingegno, ma con il Fuoco della conoscenza diretta dei collaboratori sensibili, che con la chiara visione hanno la capacità di usare tale conoscenza nella vita quotidiana. In un futuro non molto lontano persino le osservazioni scientifiche saranno indirizzate dalla conoscenza diretta, da parte di coloro che conosceranno lo yoga del Fuoco.

 

       Quando l'aspirante invoca con dedizione lo Spirito, è trascinato su livelli superiori del piano astrale; ciò focalizza sul piano mentale la sua volontà, spostando così la coscienza su quei livelli. In questo modo avviene l'incontro del fuoco con l'acqua, naturalmente gli annebbiamenti provocati dipendono dall'energia di raggio e dal punto evolutivo di un individuo o di una nazione.

 

       Il Fuoco è il nome che diamo al sacrificio di sé; questo elemento, che si manifesta ovunque e che tutto collega, consente di realizzare energie più sottili sia planetarie che cosmiche. La fiamma è foriera di pericoli, evitabili con la capacità di maneggiarla; essa contiene in sé la facoltà di affinare: il fuoco è datore di Vita e artefice di Volontà.

 

       Il fuoco della mente (i pensieri) influenza il proprio ambiente, trascinando con sé il prossimo; chi evolve se stesso non può che portare soccorso anche agli altri; chi è capace di pensare, coopera inconsciamente o coscientemente secondo la propria aura e la Legge di Causa ed Effetto.

 

       "lo Spirito è l'elemento che tutto comprende", per suo mezzo la coscienza pian piano si affina, cresce la cooperazione fra i piani sottili e si riempie la vita di una comprensione superiore, facendo penetrare così la verità nell'esistenza quotidiana.   I concetti astratti, con la franchezza e la sincerità senza impazienze o irritazioni si fanno tangibili e reali, chiarendo ed illuminando la coscienza.

 

       Lo yoga di sintesi  raffina anche l'organismo di chi lo pratica, perciò il suo servizio si deve svolgere sui piani sottili, deve aspettarsi di non essere né notato né riconosciuto dagli altri; egli osserva ma non suscita l'attenzione della folla, anche perché deve proteggersi senza isolarsi dalle energie negative stimolandole per quelle che sono, vede l'evoluto e l'involuto con infinita comprensione amorevole, perché ognuno è sotto l'egida della legge di causa ed effetto, ed è immerso nella fornace e nel crogiolo della vita.

 

 La folla non capisce il suo movente, lo giudica severo e magari freddo, mentre lui compie "un atto inatteso di vero amore e compassione". Egli si esalta con le difficoltà, il suo passo è saldo, perché sa che le forze contrarie sono benefiche e che una volta vinte portano alla realizzazione. Chi conosce la strada non può che essere audace perché sa cosa l'aspetta.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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