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UNIONE MEDIANTE IDENTIFICAZIONE CON IL TUTTO

Carlo Setzu

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            Il discepolo non deve detestare nulla, perché sa che tutte le cose sono come immagini riflesse, che tutto è in trasformazione, che anche i pensieri sono come un miraggio e che tutte le forme sono semplici apparenze, ma deve comunque essere essenzialmente pieno d’amore e di compassione, perché la sua più alta virtù è soprattutto il bene del mondo, e così offrire agli uomini protezione, ispirazione, insegnamento, ecc. Egli sa che per poter fare ciò, deve liberarsi dalla schiavitù e dagli ostacoli causati dal karma e dalla conoscenza libresca – anche se fino ad allora le è stata utile. L’illuminazione si ottiene solo se la conoscenza è effettivamente applicata nella vita quotidiana.

 

            Il tempo, la forza, l’efficacia, ecc. – nel processo di preparazione per l’iniziazione – dipendono interamente dalla qualità della forza di volontà iniziale, suscitata per il conseguimento dello scopo. La motivazione determina il corso, il carattere e l’efficacia della condotta. Questo processo, suscitato intensamente, significa, infatti, che la parte più grande e più difficile dell’opera è già compiuta. In un certo senso, cominciare è già riuscire. Naturalmente, l’opera finale da realizzare, con intensa dedizione, è di portare a compimento il Piano di Salvazione universale.

 

            Tutto ciò richiede anche una conoscenza adeguata, una piena comprensione intellettuale dell’opera che egli intende compiere e una volontà di fare. Ricordiamoci però, che la pura e semplice intellettualità, non ha il sostegno della forza di volontà; il puro e semplice idealismo, non può mai essere un’efficace mezzo d’azione. Concepire un’idea o suscitare un pensiero è una cosa, tradurlo in azione è tutt’altra cosa; specialmente quando viene realizzato con intensità e fervore.

 

            Un nuovo orientamento delle attività mentali in una direzione, in precedenza impensato, e la scoperta di un nuovo centro di energia, che schiuda un panorama spirituale completamente nuovo, determina il futuro comportamento per raggiunge una nuova iniziativa.

 

* * *

 

      L’esperienza dell’universalità è talmente onnicomprensiva che vengono trascese tutte le limitazioni di tempo e di spazio, e con loro l’illusione della sostanzialità del mondo empirico e dell’egoità separata.

 

      Quest’esperienza significa divenire cosciente della realtà ultima del proprio essere, attraverso la meditazione creativa, in cui tutto il pensiero razionale e il raggiungimento vengono spazzati via nella straordinaria visione della vera natura della Mente, che abbraccia sia l’individuo che l’universo, È un atteggiamento del cuore e della mente, un’indicazione creativa del pensiero e un’aspirazione verso la suprema realizzazione di tutte le facoltà dell’essere umano.

 

 

 

 

 

 

 

 

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